Syphon: storia e estrazione del caffè

I maestri della tostatura media
Dopo aver raccontato e spiegato la preparazione del caffè con la Moka, l’Aeropress, la French Press e la Chemex, è arrivato il momento del Syphon! 

Leggi tutti gli articoli sui metodi di estrazione sul blog di Caffè Ernani: ABCoffee. 

Il Syphon è uno strumento con forme sinuose e caratteristiche scenografiche. È complesso e affascinante! 

Si distingue da altri popolari sistemi di estrazione del caffè, attirando immediatamente l’attenzione di chiunque. 

La Storia del Syphon

Il Syphon assomiglia quasi ad un antenato della moka. Chissà se Bialetti partì proprio da questo strumento per trovare l’ispirazione! 

Anche esso infatti sfrutta la pressione del vapore, creata facendo bollire l’acqua, per preparare l’amata bevanda scura. 

Le prime notizie del Syphon, chiamato Vacuum Coffee Pot, risalgono circa al 1830 e attribuiscono l’invenzione a Mr. Loeff di Berlino. 

Ma fu nel 1840 che James Napier annunciò la costruzione del primo esemplare di Vacuum Coffee Pot, del quale però non brevettò mai un prototipo, lasciandolo alla disponibilità di chiunque. 

Il problema? 

Il vetro usato non garantiva resistenza al calore e quindi non era sicuro. 

Nel 1925 il tedesco Otto Schott inventò il vetro perfetto per questa occasione: il Borosilicato, resistente al calore ed alla pressione! 

Vennero così apportate tutte le modifiche utili al corretto utilizzo dello strumento che iniziò ad acquistare popolarità fino ai giorni nostri. 

Il Syphon è formato da: 
  • Un’ampolla sottostante;
  • Un’ampolla soprastante con annesso un tubo, che si immerge in quella inferiore; 
  • Un filtro, solitamente in metallo e ricoperto di tessuto; 
  • Una guarnizione di diversi materiali;
  • Un fornelletto a gas o alcol.

Il suo utilizzo è semplice e geniale. 

Il risultato del caffè ottenuto?

Un caffè con un profilo ben definito, intenso e pulito, con una buona morbidezza e corposità. 

L’estrazione con il Syphon

L’estrazione con il Syphon è semplice, ma si richiedono alcuni strumenti appositi: 

  • Il Syphon, in commercio si trova dalle 2 alle 5 tazze di grandezza e dai 60€ fino ai 300€, dipende dal modello e dai materiali; 
  • Una bilancia;
  • Un timer;

La Brew Ratio, ossia la dose dì caffè in relazione all’acqua, è di 60 gr di caffè per 1 L di acqua; in questo caso userò 250 ml di acqua per 15 gr di caffè. 

Il caffè dev’essere macinato medio-fine, simile a quello per la moka. Per essere precisi, la granulometria deve stare fra i 400 e i 600 micron. 

Passaggi per l’estrazione: 
  1. Versa nell’ampolla sottostante i 250 ml di acqua; se vuoi velocizzare tutto il processo versala pre-riscaldata; 
  2. Poi prendi l’ampolla soprastante e incastra bene il filtro, dotato di una molla, alla base del tubo;
  3. Monta tutto lo strumento; 
  4. Accendi il fornelletto e posizionalo sotto lo strumento; 
  5. Mentre aspetti l’ebollizione, inizia a pesare i 15 gr di macinato e tienili da parte; 
  6. Non appena tutta l’acqua, per effetto della pressione del vapore, raggiunge il contenitore superiore, versa il caffè e mescola, in modo tale che tutte le particelle di macinato entrino bene in contatto con l’acqua; 
  7. Tappa ora l’ampolla e lascia il caffè in infusione per circa 1 minuto; 
  8. Terminata l’infusione, spegni la fiamma. Togliendo calore l’acqua non sarà più mantenuta in cima dalla pressione e ricadrà quindi nell’ampolla inferiore, passando attraverso il filtro, il quale permetterà il passaggio solo della bevanda e non del macinato. 

Il caffè è pronto! 

Curiosità! 

  • L’infusione si può arricchire con aromi come vaniglia, cannella, spezie, frutta o fiori, che verranno versati insieme al macinato in fase di estrazione; 
  • Oppure si può anche preparare l’infuso con altri liquidi! Per esempio: per preparare un Irish Coffee basta smezzare la quantità di acqua in 2 parti uguali di acqua e Whisky.

Caffè consigliati

Monorigine arabica lavati e naturali; dipende se vuoi ottenere più aromaticità, scegliendo i primi, o più dolcezza e corposità, optando quindi per i secondi. 

Paolo, il tostatore di Ernani, preferisce il Colombia Supremo Finca la Meseta. 

 

Mentre io adoro il Caffè delle Donne brasiliano.

Vuoi esercitarti con questo metodo e scoprire anche tutte le altre tecniche e strumenti per il Brewing?

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Marketing, E-commerce e Social Media Manager
Coffee Lover

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Martina Mazzoleni

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3 comments

  1. 18 Agosto 2023 at 23:46
    Ugo B

    Syphon sembra un’ apparato utile solo per far scena, perché dover aprire il tappo dell’ampolla superiore, versare la polvere e mescolare rende più spiccio versare direttamente la polvere di caffè in un bricco con acqua alla temperatura giusta, e ad estrazione finita versarlo nelle tazze attraverso un filtro come quelli del tè.
    Diverso sarebbe se si potesse predisporre la polvere nell’ampolla superiore e lasciare che la risalita dell’acqua agisse come la moka, ma probabilmente la pressione non è sufficiente a far attraversare dall’acqua in risalita la polvere sul fondo dell’ampolla senza che il caffè cominci a percolare prematuramente, ni corregga se sbaglio

    • 21 Agosto 2023 at 9:34
      Martina Mazzoleni

      Prima di tutto la volevo ringraziare per la sua lettura attenta e per aver dedicato del tempo a scrivere un commento.
      Secondo: sì, lei ha ragione. Si potrebbe mettere in infusione del macinato in acqua calda e poi filtrare la polvere. Il tutto sarebbe semplicemente meno scenografico. Infatti personalmente sono affascinata da questo strumento visto in azione, però sono la prima a non essere la sua più grande fan a livello di resa organolettica in tazza!
      E ha ragione anche quando lo paragona alla moka: la pressione è solo leggermente inferiore, questo rende la risalita dell’acqua più lenta e difficoltosa. Si può anche versare subito il macinato all’inizio, ma starebbe a contatto con l’acqua calda molto più di un minuto, essendo appunto un processo che richiede tempo, e il caffè risulterebbe quindi sovra-estratto (amaro e bruciato).

      A presto,
      Martina

      • 30 Agosto 2023 at 17:47
        Ugo B

        Grazie a lei per la celere risposta
        E’ in effetti probabile che Bialetti si fosse ispirato al Syphon, ottimizzandone il funzionamento grazie all’uso del metallo che consente maggiori pressioni (abbinato ad una valvola di sicurezza)
        Forse l’unico sistema per semplificare il funzionamento del Syphon mantendo fascino ed effetto scenico sarebbe l’ampolla inferiore sempre sferica, ma metallica con valvola.
        Oggi ovviamente converrebbe l’acciao inox, perchè in rame o alluminio nudo produrrebbe ossidi difficili da rimuovere con un imboccatura così stretta, anche usando appositi scovoletti; e sarebbe tecnicamente arduo proteggere l’interno della boccia con l’antiaderente al ptfe per renderlo facilmente lavabile).

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