Hoop: come preparare il caffè con Hoop!

I maestri della tostatura media

Dopo aver raccontato e spiegato la preparazione del caffè con la Moka, l’Espresso, l’Aeropress, la French Press, la Chemex, il Syphon, la Clever, il V60, il Cold Brew Dripper, la Brew Bottle e la Napoletana…


Oggi ti presento Hoop, l’ultimo arrivato nella famiglia dei metodi di Brewing! 

Hoop, come accennato, è uno strumento nuovissimo, presentato per la prima volta alla fiera Sigep di Rimini a Gennaio 2022!


È una caffettiera semplice e intuitiva, che sfrutta il metodo a percolazione, perfetta per chiunque voglia approcciarsi per la prima volta in assoluto ai metodi filtro carta, ma ancora non possiede né grandi conoscenze né tutti gli strumenti necessari. 


P.S. Il termine “brewing” racchiude tutti gli strumenti utilizzati per preparare il caffè alternativi all’espresso. Primo tra tutti possiamo ricordare la moka, seguita dalla Napoletana e poi tutti gli altri metodi con filtro carta, come per esempio il V60, o il filtro metallo, come la French Press. 

 

Presentazione di Hoop

Hoop è stato brevettato da Marco Flores della ditta Ceado, un’azienda innovativa dedita alla realizzazione di linee super professionali di macinacaffè e molto altro al servizio di bar e cucine. 


L’obiettivo era quello di creare un metodo di Brewing che fosse davvero semplice e intuitivo, alla portata di chiunque, anche a chi si stesse approcciando a questo mondo per la prima volta in assoluto, offrendo però allo stesso tempo un risultato tutt’altro che banale. 


Hoop infatti non richiede molti strumenti, ma solo un filtro carta, sempre acquistabile da Ceado, ma anche sostituibile con quelli dell’Aeropress. 


Non richiede neanche grandi capacità all’operatore, in quanto la fase di versaggio è semplificata al massimo e lo strumento si occupa in autonomia della miscelazione e percolazione dell’acqua attraverso il panetto di macinato. 


Quindi per riassumere, per preparare il caffè con Hoop ti servirà: 

  • Hoop 
  • Filtro carta rotondo
  • Bilancia 

Mentre potrai eliminare il bollitore elettrico con beccuccio a collo di cigno specifico per il Brewing ed il server può essere sostituito da una semplice mug. 

 

Struttura di Hoop

Lo strumento, come già detto, è molto semplice.

È formato infatti da due cilindri, uno interno più piccolo ed un altro esterno più largo, che si incastrano grazie ad un sistema a vite alla base. 

Proprio dove si avvitano le due parti, si va ad incastrare anche il filtro rotondo, come si può vedere nella foto successiva. 


Infine sul bordo inferiore del cilindro più piccolo ci sono dei piccoli forellini che permettono il passaggio dell’acqua e quindi la percolazione attraverso il macinato. 

Cosa significa percolazione? 

Senza essere troppo accademici o tecnici la percolazione è un principio di estrazione del caffè. 

Si ha quando l’acqua filtra attraverso un panetto di caffè macinato senza alcuna pressione e goccia dopo goccia arriva ad un contenitore posto al di sotto dello strumento. 


Immaginiamoci un po’ quello che succede per il caffè espresso: inserisco il macinato nel filtro, aggancio il portafiltro alla macchina e faccio partire l’estrazione. Quindi l’acqua passerà attraverso il macinato per arrivare nella nostra tazzina. 


La differenza però sta nel fatto che l’acqua per l’espresso ha una pressione notevole, che arriva anche ai 12 bar. Al contrario nei metodi a percolazione, l’acqua che filtra attraverso il caffè non ha pressione, se non la sola forza di gravità.  


Questo metodo di estrazione è quindi più delicato, permettendo così di ottenere un caffè più profumato, acido e dolce, nel quale l’amarezza è quasi, se non del tutto, assente. 

 

 

L’estrazione con Hoop


La Brew Ratio, ossia la dose dì caffè in relazione all’acqua, è di 60 gr di caffè per 1 L di acqua; in questo caso prepareremo la dose per una mug, usando 15g di caffè per 250 ml di acqua.


Il caffè dev’essere macinato largo, quindi più grosso di quello utilizzato per la moka. Per essere precisi, la granulometria dovrebbe stare tra i 600 ed i 800 micron. 

 

Passaggi per la preparazione: 
  1. Per prima cosa separare i due cilindri; 
  2. Posizionare il filtro sulla base dello strumento; 
  3. Agganciare i due cilindri fino a quando non sentiamo come un suono stridulo, il quale ci farà capire che il filtro carta è ben saldo e teso e non rischierà di cadere nel contenitore sottostante durante l’estrazione; 
  4. Nel mentre scaldare l’acqua circa a 93°C (fai dei tentativi con il tuo caffè per capire la temperatura ideale, stando tra i 90 ed i 95°C);
  5. Versare l’acqua calda sul filtro per iniziare a scaldare lo strumento ed eliminare eventuali residui odorosi di carta; 
  6. Svuotare gli strumenti dall’acqua; 
  7. Versare il macinato all’interno del cilindro più piccolo e dare qualche colpetto sul lato per livellarlo; 
  8. Ora versare l’acqua nel cilindro esterno; 
  9. Non ti resta che attendere che lo strumento compia la sua magia e finisca l’estrazione in circa 3 minuti! 

NB. Se l’acqua impiega più di 3 minuti per passare attraverso il macinato, significa che il caffè è macinato troppo fine e quindi la bevanda sarà sovra-estratta. 

Al contrario se ci mette meno di 3 minuti allora il caffè è macinato troppo largo e la bevanda sarà sotto-estratta. 


Se hai ancora qualche dubbio, guarda il video qui sotto! 

Quale caffè utilizzare? 


Quanto detto fino ad ora è veritiero solo se si utilizza un caffè di elevata qualità a Tostatura Media o medio-chiara. 


Puoi infatti prestare tutta l’attenzione del mondo per fare un ottimo caffè, ma se selezioni un macinato tostato scuro, prodotto partendo da caffè verdi con difetti aromatici e senza pregi, il risultato sarà sempre e comunque una tazza amara con note di gomma, legno ed empireumatico (bruciato), se non anche peggio! 


Quindi seleziona un monorigine arabica premium, affidandoti a Torrefattori, come noi di Caffè Ernani, che curano il chicco in ogni suo aspetto, dalla pianta fino al servizio finale. 


Scegli poi un caffè lavato se prediligi aromi più delicati accompagnati da una buona acidità, oppure opta per i naturali se vuoi ottenere maggiore dolcezza. 

Ecco i monorigine di Caffè Ernani

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    Martina Mazzoleni

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