Macinatura – Caffè Ernani https://www.caffeernani.com Acquista caffè di qualità a Tostatura Media Tue, 09 Apr 2024 13:22:17 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.4 https://www.caffeernani.com/wp-content/uploads/2019/06/favicon-caffe-ernani-70x70.jpg Macinatura – Caffè Ernani https://www.caffeernani.com 32 32 Pietro Grinder, macinacaffè manuale | CAFFÈ ERNANI https://www.caffeernani.com/video/pietro-grinder-macinacaffe-manuale-caffe-ernani/ https://www.caffeernani.com/video/pietro-grinder-macinacaffe-manuale-caffe-ernani/#respond Tue, 23 Apr 2024 10:00:00 +0000 https://www.caffeernani.com/?p=32784 https://youtu.be/QIqkd2teMkg

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Tutti i corsi dell’Ernani Coffee Academy + nuovo corso https://www.caffeernani.com/conoscere-il-caffe/tutti-i-corsi-dellernani-coffee-academy-nuovo-corso/ https://www.caffeernani.com/conoscere-il-caffe/tutti-i-corsi-dellernani-coffee-academy-nuovo-corso/#respond Thu, 11 Apr 2024 08:00:00 +0000 https://www.caffeernani.com/?p=32705 Nel 2020 abbiamo inaugurato l’Ernani Academy, l’accademia con uno sguardo a 360° sul mondo del caffè, allo scopo di formare i professionisti, ma senza escludere alcun coffee lovers o curioso, per crescere insieme intorno alla cultura del buon caffè.    Perché abbiamo creato l’Ernani Academy? La Torrefazione Ernani prese forma dalla voglia di Luca e […]

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Nel 2020 abbiamo inaugurato l’Ernani Academy, l’accademia con uno sguardo a 360° sul mondo del caffè, allo scopo di formare i professionisti, ma senza escludere alcun coffee lovers o curioso, per crescere insieme intorno alla cultura del buon caffè. 

 

Perché abbiamo creato l’Ernani Academy?

La Torrefazione Ernani prese forma dalla voglia di Luca e Claudia, due dei quattro fondatori, di poter servire un caffè veramente buono ed intensamente aromatico, senza quel retrogusto classico di bruciato ed una forte nota amara. 


Insieme a Paolo, il tostatore di Caffè Ernani, iniziò quindi l’intero progetto, con il desiderio di dare una nuova vita ed una ventata di aria fresca all’espresso italiano. 


La continua formazione del team e la ricerca costante del miglioramento, ha fatto nascere nello staff un’enorme e sfrenata passione per il chicco tostato


Arrivati a questo punto era palese la voglia di trasmettere tutto ciò che imparavamo e impariamo tutti i giorni anche a voi!


Se poi consideriamo anche il fatto che spesso gli operatori del settore derivano da cambi generazionali, dove il mestiere viene tramandato con l’esperienza pratica, e va benissimo! Però spesso manca la formazione teorica alle spalle, che ti permette di conoscere a fondo le variabili del chicco e quindi saperle manipolare per ottenere un prodotto ottimo e soprattutto costante nel tempo, senza affidarsi più al “caso”. 


L’Academy era obbligatoria, sia per i nostri clienti, sia per tutti gli esterni curiosi! 

I corsi dell’Ernani Academy 

L’Accademia ha 6 corsi, che trattano tutta la filiera del caffè, ossia: 

  1. Green Coffee – il corso pensato per acquisire competenze sulla materia prima trattata, il caffè crudo, anche chiamato appunto caffè verde; 
  2. Tostatura – il corso perfetto per imparare a leggere la curva di tostatura e comprenderne i diversi metodi e livelli; 
  3. Caffetteria – il corso adatto per i professionisti del settore, per acquisire conoscenza sulla materia prima trattata e sulla fase di estrazione della bevanda; 
  4. Dai monorigine alle miscele Ernani – il corso con duplice funzione: introduzione al corso di degustazione dell’espresso e comprensione di come i diversi caffè influenzano il profilo aromatico della miscela finale; 
  5. Degustazione dell’espresso – il corso da veri sommelier, che ti darà tutti gli strumenti adatti ad operare un’analisi organolettica completa dell’espresso; 
  6. Brewing – il corso che richiede più manualità di tutti, per approfondire i metodi di estrazione del caffè alternativi all’espresso. 
C’è una grande novità!! 

A partire da Aprile 2024 si aggiunge il settimo corso: 

Gestione Bar

Il corso con l’obiettivo di comprendere come effettuare un’analisi economica e finanziaria della propria attività, calcolando il food cost, per prevedere investimenti e/o strategie future.

1.Green Coffee 
i corsi caffe ernani 15

Programma del corso: 

  • Origine e tipologia del caffè verde; 
  • Metodi di raccolta e lavorazione del caffè; 
  • Esaminazione di campioni di caffè verde; 
  • Profilo organolettico e zona di provenienza; 
  • I difetti del caffè verde; 
  • Commercializzazione del caffè crudo. 

Tempo richiesto: 4 ore. 

Trainer: Paolo e Martina. 

2. Tostatura 

Programma del corso: 

  • Conoscenza base del caffè verde e sua selezione; 
  • Il processo di tostatura; 
  • Strumenti utili per la tostatura; 
  • Trasformazioni chimico-fisiche del chicco di caffè; 
  • Il colore di tostatura; 
  • Prova di tostatura; 
  • Degustazione del caffè tostati. 

Tempo richiesto: 4 ore. 

Trainer: Paolo. 

3. Caffetteria

Programma del corso: 

  • Conoscenza base del caffè verde; 
  • Selezione di una buona miscela da banco; 
  • Definizione dell’espresso; 
  • Estrazione dell’espresso; 
  • Selezione dell’attrezzatura; 
  • Manutenzione e pulizia dell’attrezzatura. 

Tempo richiesto: 4 ore. 

Trainer: Paolo e Martina. 

NB. È possibile richiedere anche il corso di Latte Art, ma verrà svolto a parte, in altre otto ore. Per visionare i listini e le opzioni disponibili, scrivimi via email a martina.mazzoleni@caffeernani.com oppure nella chat whatsapp qui nell’angolo in basso a destra!

5. Degustazione dell’espresso

Programma del corso: 

  • Conoscenza base del caffè verde; 
  • Conoscenza base su livelli di tostatura; 
  • Definizione dell’espresso; 
  • Analisi sensoriale; 
  • Compilazione delle schede d’assaggio; 
  • Degustazione di un caffè espresso e sua descrizione. 

Tempo richiesto: 6 ore. 

Trainer: Martina. 

6. Brewing

Programma del corso: 

  • Conoscenza del caffè verde; 
  • Conoscenza base sui livelli di tostatura; 
  • Definizione dei metodi di brewing con loro ricetta base; 
  • Estrazione pratica con diversi metodi; 
  • Degustazione dei caffè e loro descrizione. 

Nello specifico userai: Moka, Napoletana, Chemex, V60, Clever, Aeropress, Flower, French press, Cold brew dripper, Brew bottle e Syphon. 


Tempo richiesto: 5/6 ore.

Trainer: Paolo e Martina. 

7. Gestione bar

Programma del corso: 

  • Come avviare l’Attività, con analisi della Brand Identity; 
  • Formulazione degli obiettivi con relative strategie; 
  • Calcolare il Food Cost ed il Break Even Point; 
  • Come raccogliere e analizzare i dati, con fornitura del materiale utile per la propria attività; 
  • Organizzazione area lavoro e dell’offerta proposta; 
  • Strategie di vendita.

Tempo richiesto: 4 ore.

Trainer: Martina. 

Come iscriversi all’Ernani Academy 

Tutti i corsi si tengono presso la sede dell’azienda a Desio, Via Don Luigi Sturzo, 19 (MB), oppure, se lavorate in un locale, possiamo venire noi da voi. Ci dovranno essere però i requisiti adatti allo svolgimento del corso. 


I corsi però di Green Coffee e Gestione bar, essendo questi solo teorici, possono essere svolti anche in video call online. 


Solitamente siamo disponibili dal Lunedì al Venerdì dalle 9.00 alle 18.00. È però possibile fare il corso anche in altri giorni o fasce orarie, con un piccolo supplemento di prezzo a persona. 


Come prenotarsi? 

Non esiste un vero e proprio calendario corsi con date prefissate, in quanto abbiamo deciso di essere flessibili per cercare di soddisfare tutte le vostre richieste. 

Sappiamo infatti che chi lavora in questo settore spesso ha un solo giorno libero e questo varia durante la settimana, quindi scriveteci pure le vostre disponibilità e ci organizzeremo. Ecco perché nel form di iscrizione abbiamo lasciato la possibilità di inserire le due date per voi più comode.


Le uniche nostre richieste sono: 

  • Un preavviso di almeno due settimane rispetto alla data desiderata, così da poterci preparare al meglio e offrirvi il massimo del servizio; 
  • Un minimo di due partecipanti. Se non conoscete nessuno con cui partecipare, vi inseriremo nei nostri registri e sarete contattati non appena ci sarà un posto libero. 

Richiesta di attivazione corso:

[contact-form-7]

Alcuni numeri:

  • 7 Corsi disponibili;
  • 365 giorni di disponibilità all’anno;
  • Più di 150 coffee lovers e professionisti del settore già formati presso l’Ernani Academy;
  • 400 mq a vostra disposizione; 
  • 2 trainer: Paolo e Martina  


Trainer:

Paolo Sangalli 

Tostatore, Agente commerciale e trainer 

Formato presso: Mumac Academy – Corsi SCA e AICAF sede di Brescia 

Aggiornamenti: continui workshop di degustazione e tostatura con i massimi esperti del settore italiani. 

Martina Mazzoleni 

Responsabile Marketing, e-commerce, Social Media manager e Trainer  

Formata presso: Mumac Academy – Corsi SCA e AICAF sede di Brescia 

Studi pregressi: Laureata in Scienze del lavoro, dell’Amministrazione e del Management, oltre ad un Master in Marketing & Sales

Aggiornamenti: continui workshop di degustazione, gestione bar e comunicazione del settore food&beverage. 

Scegli il corso e ci vediamo alla Ernani Academy! 

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Teoria sulla macinatura del caffè | CAFFÈ ERNANI https://www.caffeernani.com/video/teoria-sulla-macinatura-del-caffe-caffe-ernani/ https://www.caffeernani.com/video/teoria-sulla-macinatura-del-caffe-caffe-ernani/#respond Tue, 07 Nov 2023 11:00:00 +0000 https://www.caffeernani.com/?p=30459 L'articolo Teoria sulla macinatura del caffè | CAFFÈ ERNANI proviene da Caffè Ernani.

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Si può usare il caffè macinato filtro anche per l’espresso? | CAFFÈ ERNANI https://www.caffeernani.com/video/si-puo-usare-il-caffe-macinato-filtro-anche-per-lespresso-caffe-ernani/ https://www.caffeernani.com/video/si-puo-usare-il-caffe-macinato-filtro-anche-per-lespresso-caffe-ernani/#respond Tue, 31 Oct 2023 12:49:19 +0000 https://www.caffeernani.com/?p=30422 L'articolo Si può usare il caffè macinato filtro anche per l’espresso? | CAFFÈ ERNANI proviene da Caffè Ernani.

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Tutto sulla macinatura del caffè https://www.caffeernani.com/come-preparare-il-caffe/tutto-sulla-macinatura-del-caffe/ https://www.caffeernani.com/come-preparare-il-caffe/tutto-sulla-macinatura-del-caffe/#respond Thu, 21 Sep 2023 08:05:24 +0000 https://www.caffeernani.com/?p=30133 La macinatura è da sempre un argomento molto discusso: semplice nell’applicazione, ma complesso nella sua comprensione.  Trovare la macinatura corretta è un atto meccanico, che richiede pochi accorgimenti e dei riferimenti chiari e semplici. Ma comprenderne l’importanza non è sempre così intuitivo. Ecco quindi una guida sulla corretta macinatura del caffè, con Caffè Ernani! In […]

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La macinatura è da sempre un argomento molto discusso: semplice nell’applicazione, ma complesso nella sua comprensione. 

Trovare la macinatura corretta è un atto meccanico, che richiede pochi accorgimenti e dei riferimenti chiari e semplici. 

Ma comprenderne l’importanza non è sempre così intuitivo. 

Ecco quindi una guida sulla corretta macinatura del caffè, con Caffè Ernani! 

 

In questo articolo risponderemo a:

Che cos’è la macinatura? 

Il termine macinatura descrive l’operazione di rottura dei chicchi di caffè in molteplici sezioni di dimensioni inferiori. 

In base alla dimensione del macinato ed alla sua uniformità, siamo in grado di definire i diversi livelli di resistenza del caffè al passaggio dell’acqua. 

Detto in altro modo: il grado di macinatura modifica la velocità d’estrazione.

Per capire ciò basta fare un esempio molto semplice: 

Immagina di avere due secchi, uno pieno di sassi e l’altro pieno di sabbia fine. 

Ora rovesciaci sopra un catino d’acqua. 

Nel primo secchio, quello con i sassi, l’acqua passerà molto velocemente, arrivando in fretta sul fondo, perché tra un sasso e l’altro c’è molto spazio per passarci attraverso. Al contrario nel secchio con la sabbia, l’acqua passerà molto più lentamente, in quanto lo spazio di passaggio è di molto ridotto. 

Lo stesso concetto viene applicato al caffè: se lo maciniamo molto largo l’acqua passerà velocemente, mentre se lo maciniamo molto fine, l’acqua farà molta fatica ad attraversarlo. 

 

Perché si macina il caffè? 

Questa è una risposta complementare alla precedente: 

Maciniamo perché aumentiamo la superficie di contatto tra l’acqua ed il caffè in fase di estrazione, aiutando così a trasferire i solidi solubili dal macinato alla bevanda finale in tazza. 
Immagine di un chicco intero sezionato a sinistra e di un chicco macinato a destra. Bagnati dall'acqua, rappresentata dalla linea azzurra.

Capiamoci meglio: se avessimo un chicco intero, come nell’immagine a sinistra, l’acqua, rappresentata dalla linea blu, passerebbe solo sulla superficie portando in tazza quindi solo gli olii depositati su questa. 

La bevanda finale sarebbe quindi molto scarica, senza corpo e aroma e soprattutto di un giallo chiaro molto scarico. 

Mentre quando rompiamo il chicco in piccoli pezzettini l’acqua riesce a passarci attraverso investendolo completamente e riuscendo quindi a portare in tazza non solo gli olii, ma tutte quelle sostanza che ci permettono di assaporare e gustare un ottimo caffè estratto, come lipidi, carboidrati, composti azotati, ecc.!  

P.S. La dimensione delle particelle di macinato viene definita granulometria e la loro grandezza viene calcolata in micron (µ): 1µ = 1000mm, al contrario 1mm = 0,001µ. 

 

Quindi perché la macinatura è importante?

Perché influenza la sovra o sotto estrazione ed il colore della bevanda finale estratta e di conseguenza influenza il gusto e l’aroma della bevanda finale.


Questo argomento lo abbiamo già affrontato in passato. Ti indico sia il video, sia l’articolo completo. 

Leggi anche il relativo articolo più approfondito proprio sull’importanza della macinatura:

Tornando a noi, cerchiamo di capire come è possibile che la macinatura influenzi così tanto il gusto della bevanda.

Grafica di un chicco di caffè con indicate le differenti possibili percentuali di estrazione

 

Il chicco è composto da sostanze solubili al 30%, ossia sostanze che si sciolgono al passaggio dell’acqua e che quindi riescono ad arrivare nella tazzina, e per il 70% da sostanze non solubili, ossia che non si sciolgono e quindi non arrivano nella tazzina. 

Ma quel 30% di sostanze solubili non deve essere estratto del tutto, è infatti meglio estrarre circa il 18-22% di sostanze per avere una bevanda bilanciata e dal profilo aromatico gustoso. 

In altre parole ancora: 

  • se estraggo meno del 18% avrò una bevanda in tazza definita sotto-estratta;
  • se estraggo più del 22% avrò una bevanda in tazza definita sovra-estratta.

Per essere precisi e consapevoli della percentuale di estrazione esistono degli strumenti appositi, ma che se non si è dei grandi esperti del settore è inutile comprare, visti gli alti prezzi. 

Affidiamoci quindi ai nostri sensi per imparare a riconoscere la sotto o sovra estrazione!

Prendiamo d’esempio l’espresso, in quanto è il più semplice da riconoscere anche solo guardandolo: 

1. Nella prima riga in alto vediamo un caffè sottoestratto. 

Come dice la parola stessa, abbiamo estratto troppe poche sostanze dal nostro chicco di caffè, facendo risultare la bevanda finale molto scarica. 

In particolare vedremo: 

  • La crema pallida, tendente al bianco e già praticamente “bucata”, lasciando quindi intravedere la bevanda scura sottostante. 
  • Al palato invece il caffè sarà scarico, con un aroma piatto e poco intenso e soprattutto farà da padrona un’acidità cattiva e molto sgradevole.
  • Infine la bevanda non avrà corpo. Se facessimo roteare il caffè tra lingua e palato non avvertiremmo alcuna densità. 

Se non stai preparando un espresso non avrai la crema ad aiutarti, affidati quindi al gusto e cerca di capire se è equilibrato e buono, o se al contrario ha solo una spiccata e davvero fastidiosa acidità, senza altre note aromatiche. 

2. Nella terza e ultima riga in basso vediamo invece un caffè sovraestratto. 

Come dice la parola stessa, abbiamo estratto troppe sostanze dal nostro chicco di caffè, facendo risultare la bevanda finale troppo carica. 

In particolare vedremo: 

  • La crema molto scura. 
  • Al palato invece il caffè avrà un profilo aromatico poco complesso, nel quale sentiremmo solo sentori empireumatici (di bruciato). Il gusto dominante sarà proprio l’amaro. 

Anche in questo caso, se non stai preparando un espresso non vedrai la crema quindi assaggialo e scopri se è davvero troppo amaro, senza molto altro da offrire. 

3. Nella riga centrale infine vediamo un caffè correttamente estratto. 

Abbiamo quindi estratto il numero giusto di sostanze per una tazzina bilanciata, intensa, corposa e dal profilo aromatico incredibile! 

In particolare vedremo: 

  • La crema color nocciola, lucida e liscia, senza micro o macro bolle, e che persiste per almeno 1 minuto dopo l’estrazione senza “bucarsi”. 
  • Al palato invece il caffè sarà ottimo, con un ventaglio aromatico ampio e gustoso, con note di cioccolato, caramello, vaniglia, pane tostato, miele, fiori, frutta, agrumi e molto altro ancora! Sarà poi intenso e soprattutto avvertirai una delicata e piacevole amarezza, una più o meno spiccata e avvolgente acidità, bilanciate da una dose più o meno intensa di dolcezza.
  • Infine la bevanda avrà un buon corpo. Se facessimo roteare il caffè tra lingua e palato avvertiremmo la densità della bevanda. 
Visto quanto la macinatura influenza la riuscita del caffè estratto?!

 

Infine, da cosa viene influenzata la macinatura? 

La macinatura viene influenzata da molte variabili, come: 

  • Il caffè che hai acquistato, la sua freschezza, composizione e conservazione;
  • Lo strumento che hai selezionato per l’estrazione: espresso, moka, filtro carta, a percolazione, a pressione, a infusione, ecc.; 
  • Le condizioni ambientali esterne;
  • L’acqua utilizzata: la temperatura e la composizione molecolare;
    e molto altro ancora. 

Senza entrare troppo nei tecnicismi, puntiamo direttamente a ciò che per noi a casa o al bar è più importante: lo strumento che stiamo utilizzando per la preparazione del caffè. 

Ogni strumento richiede la sua specifica granulometria, ossia dimensione del macinato. 

Perché? 

Perché dalla macinatura dipende il tempo di contatto. E il tempo di contatto definisce una bevanda sotto o sovra estratta, come abbiamo visto precedentemente. 

Spieghiamo la teoria dietro a questa affermazione: 

Differenti quadrati, rappresentativi di granelli di caffè macinato di pari dimensioni, con spazi blu, rappresentativi del contatto con l'acqua. Partendo da sinistra: 30 secondi di contatto tra acqua e caffè, 120 secondi di contatto e 240 secondi di contatto.

Ipotizziamo che ogni granello del caffè che abbiamo macinato è grande come questi 3 quadrati qui sopra:

  • Se l’acqua passasse nel macinato per soli 30 secondi, come nel primo caso a sinistra, riesce a penetrare all’interno del granello di poco. Tutte le sostanze che si trovano quindi nel centro del granello non verranno portate in tazza, rendendo di conseguenza il caffè sottoestratto. 
  • Stessa cosa se facessimo scorrere l’acqua per 120 secondi: l’acqua riuscirebbe a penetrare più in profondità, ma non ancora del tutto. Il caffè è quindi ancora sotto-estratto. 
  • Mentre l’estrazione corretta avverrà in 240 secondi.

 

Facciamo ora l’esempio opposto:

Differenti quadrati, rappresentativi di granelli di caffè macinato di differenti dimensioni (a sinistra più piccoli, a destra più grande) con spazi blu, rappresentativi del contatto con l'acqua sempre di 120 secondi, e altri spazi rossi, rappresentativi della sovra-estrazione della bevanda.

Questa volta facciamo passare l’acqua attraverso il macinato sempre per 120 secondi, ma cambiando le dimensioni del macinato: 

  • Nel primo caso abbiamo un macinato molto fine: se l’acqua lo attraversasse per 120 secondi, non solo arriverebbe in profondità, ma estrarrebbe anche troppo, rendendo  il caffè sovraestratto. 
  • Nel secondo caso invece abbiamo un macinato medio, perfetto per un tempo di estrazione di 120 secondi. 
  • Di nuovo invece nel terzo caso il granello è troppo grande ed in 120 secondi l’acqua non fa bene il suo lavoro, rendendo la tazzina finale sottoestratta. 
Dato che ogni strumento per preparare il caffè ha un suo specifico principio di estrazione (percolazione, infusione, pressione, ebollizione o un ibrido di questi) e quindi una sua specifica ricetta e tempo di estrazione, dobbiamo adattare la dimensione del nostro macinato per fare in modo che la bevanda finale sia sempre buona e piacevole! 

 

Scopri di più in un altro articolo:

Infine ti lascio altri riferimenti interessanti per completare la tua conoscenza sulla macinatura: 

Quale macinacaffè acquistare per casa? 

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Cos’è la granulometria? | CAFFÈ ERNANI https://www.caffeernani.com/video/cose-la-granulometria-caffe-ernani/ https://www.caffeernani.com/video/cose-la-granulometria-caffe-ernani/#respond Tue, 29 Nov 2022 11:00:00 +0000 https://www.caffeernani.com/?p=26267 L'articolo Cos’è la granulometria? | CAFFÈ ERNANI proviene da Caffè Ernani.

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Caffè bruciato o “acqua sporca”: come evitare questi due errori? https://www.caffeernani.com/conoscere-il-caffe/caffe-bruciato-o-acqua-sporca-come-evitare-questi-due-errori/ https://www.caffeernani.com/conoscere-il-caffe/caffe-bruciato-o-acqua-sporca-come-evitare-questi-due-errori/#respond Thu, 24 Nov 2022 08:59:59 +0000 https://www.caffeernani.com/?p=26514 I caffè che generalmente trovo nei bar o compro al supermercato hanno un gusto molto forte e sgradevole: sanno di bruciato e sono molto amari.  Altre volte invece la bevanda non viene estratta correttamente dal macinato e sembra davvero “acqua sporca”.  Da cosa dipendono questi due errori e come evitarli?  Scopriamolo insieme in questo articolo!  […]

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I caffè che generalmente trovo nei bar o compro al supermercato hanno un gusto molto forte e sgradevole: sanno di bruciato e sono molto amari. 

Altre volte invece la bevanda non viene estratta correttamente dal macinato e sembra davvero “acqua sporca”. 

Da cosa dipendono questi due errori e come evitarli? 

Scopriamolo insieme in questo articolo! 

Da cosa dipende la forte amarezza del caffè? 

Ora ti stupirò: il caffè non è amaro! Non ci credi? Te lo dimostro! 

Ok, va bene, il caffè per sua natura è amaro, e questo è dovuto al processo di tostatura ed alla presenza di caffeina. 

Questa sostanza infatti se presa da sola è veramente molto amara. Per questo i robusta sono più amari degli arabica, proprio perché contengono il doppio della caffeina. 

Ma un caffè di qualità non dovrebbe mai essere eccessivamente amaro! Anzi deve lasciare spazio alle note più fresche e acide degli agrumi o dei frutti rossi, oltre che a sentori dolci di cioccolato e frutta matura. 

L’amarezza deve essere morbida e delicata e mai preponderante sugli altri elementi sensoriali.

Quindi perché il caffè che trovo solitamente in giro è così amaro? 

Perchè la maggior parte dei torrefattori italiani tostano scuro, ossia cuociono molto il chicco, fino a farlo diventare nero e quindi bruciato. 

Un po’ come succede alla pizza o al pane nel forno: quando anneriscono sono bruciati. 

Quando arriviamo a tostare troppo il caffè, in tazza diventa sgradevolmente amaro. 

Ecco perché noi di Caffè Ernani abbiamo scelto la Tostatura Media, perfetta per dare crema e corpo in espresso, in grado di esaltare al massimo tutti gli aromi naturali contenuti nei chicchi crudi attentamente selezionati e senza difetti, senza rendere mai la bevanda troppo amara. 
 Altri motivi per cui il caffè diventa amaro, dal retrogusto empireumatico, ossia bruciato, sono: 
  • Una temperatura dell’acqua o dello strumento troppo alta. Se questa supera i 100°C, il macinato brucia, portando in tazza amarezza; 
  • Strumenti non puliti. Questo perché i residui di caffè esausto, ricchi di oli e grassi, una volta entrati a contatto con l’ossigeno, iniziano ad ossidarsi, dando alla bevanda sentori di muffa, catrame, cenere, stantio, rancido, ecc.;
  • La presenza di Cloro nell’acqua, per questo si consiglia di utilizzare sempre acqua filtrata o da bottiglia; 
  • La tipologia di strumento scelto per l’estrazione. Per esempio il caffè in moka è più amaro di un caffè estratto con i metodi a filtro carta, ma questi sono a loro volta meno intensi e concentrati rispetto ad un espresso; 
  • Infine una bevanda sovra-estratta è più amara di una preparata in modo corretto. Per sovra-estrazione si intende che si è estratto di più di quello che si doveva dal nostro panetto di macinato. Succede quando il caffè è macinato troppo fine, di conseguenza l’acqua fa fatica a passare attraverso i granelli e quindi rimane a contatto con il macinato per lungo tempo. Essendo il liquido ad alte temperature e continuando ad estrarre altre sostanze dal macinato stesso, arriva a bruciarlo, portando in tazza amarezza. 

La macinatura è infatti fondamentale per ottenere un buon caffè. È inutile acquistarne uno di qualità se poi non si regola la dimensione del macinato ad hoc per quello strumento in quel dato lasso di tempo. Non potrà uscire un buon caffè, nonostante la qualità della materia prima. 

Ecco perchè noi di Ernani abbiamo dato così tante opzioni di macinatura per i nostri prodotti: 
  • Turca 
  • Espresso 
  • Moka
  • Napoletana 
  • Aeropress e Syphon
  • V60, Chemex e Clever 
  • Cold Brew e French Press
Scegli quindi il gusto del caffè perfetto per te e poi il formato adatto al tuo strumento! 

Quando un caffè si definisce “Acqua sporca”? 

Al contrario di quanto visto fino ad ora, il caffè può anche essere piatto, senza gusto, aspro, acre e astringente. In questo caso lo chiamiamo in gergo “Acqua sporca”.

*Astringente = si presenta quando mangiamo una banana non ancora matura, carciofi crudi o kaki immaturi. È una sensazione di secchezza del palato insieme ad una sgradevole sabbiolina quando si striscia la lingua sul palato. 

Da cosa dipende la non riuscita e la poca intensità di un caffè?
  • Dalla tostatura sbagliata: se la tostatura dura troppo tempo e con temperature basse, si inciampa in un difetto chiamato Baking, ossia caffè lesso, proprio perché la scorretta tostatura l’ha reso piatto, senza aromi e dal gusto poco amabile;
  • Dalla sotto-estrazione della bevanda, ossia quando si estrae di meno di quello che si dovrebbe estrarre. Al contrario della sovra-estrazione, il macinato è troppo grande e quindi l’acqua scappa via senza avere il tempo di infondersi con il macinato e portare in tazza olii, lipidi e note aromatiche.

Controllate per esempio al bar: se il barista vi serve il caffè in 6/10 secondi, la bevanda sarà sicuramente sotto-estratta e quindi sgradevole e piatta.

 

Chiariamo però una cosa!
IL CAFFÈ AMERICANO NON È ACQUA SPORCA!

Molto spesso quando si parla di caffè annacquati si pensa subito ai classici “beveroni” americani, più che ad una bevanda estratta male.

Ma non è così!

Il caffè americano vero, non il nostro espresso allungato con acqua calda, si dovrebbe in realtà chiamare caffè filtro, proprio perché si utilizza un filtro, in carta o in metallo, il quale supporta una determinata quantità di macinato, attraversato da una determinata quantità di acqua per percolazione.

Sono tutte parole complicate per descrivere in realtà una preparazione semplice.

Guarda come prepararlo nel video qui sotto!

La bevanda ricavata è sicuramente meno concentrata e cremosa di un espresso, ma allo stesso tempo non presenta alcuna amarezza, risultando un caffè molto aromatico, dolce, acido e davvero saporito. 

Non vedremo la crema in tazzina, ma sentiremo un’esplosione di profumi sul nostro palato! 


Quindi no, il caffè filtro non è acqua sporca è solo un metodo di preparazione della bevanda diverso dall’espresso! 

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Caffè espresso: come prepararlo alla perfezione in 9 passaggi https://www.caffeernani.com/come-preparare-il-caffe/caffe-espresso-come-prepararlo-alla-perfezione-in-9-passaggi/ https://www.caffeernani.com/come-preparare-il-caffe/caffe-espresso-come-prepararlo-alla-perfezione-in-9-passaggi/#respond Thu, 13 Oct 2022 07:30:00 +0000 https://www.caffeernani.com/?p=26001 Dopo aver raccontato e spiegato la preparazione del caffè con la Moka, l’Aeropress, la French Press, la Chemex, la V60, la Clever, il Syphon, la Napoletana ed il Cold Brew è finalmente arrivato il momento di descrivere come si prepara un espresso a regola d’arte! Leggi qui tutti gli articoli su come preparare il caffè […]

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Dopo aver raccontato e spiegato la preparazione del caffè con la Moka, l’Aeropress, la French Press, la Chemex, la V60, la Clever, il Syphon, la Napoletana ed il Cold Brew è finalmente arrivato il momento di descrivere come si prepara un espresso a regola d’arte!

Ho aspettato così tanto per parlarti dell’espresso perché, anche se non sembra, è il metodo più complicato di tutti, sia per quanto riguarda lo strumento utilizzando, un vero gioiello di ingegneria, sia per tutte le variabili che influiscono sul risultato in tazza.

Come avrai già notato leggendo gli articoli precedenti, ogni metodo ha le sue caratteristiche, richiedendo quindi un caffè, una macinatura ed una temperatura dell’acqua specifica.

Tutto questo nell’espresso va a moltiplicarsi, oltre ad essere ancora più importante il controllo di ogni singola variabile.

Ma basta girarci intorno, iniziamo subito con:
  • La Storia del caffè e della macchina da espresso
  • Il risultato finale ottenuto
  • I passaggi per la preparazione
  • Focus macinatura
  • Caffè consigliato

La storia del caffè e della macchina da espresso

È l’inizio del ‘900, Milano è una città in pieno sviluppo e fermento. È un momento di rivoluzioni e di crescita per l’industria automobilistica ed aeronautica, per la cultura e il design, per le arti e i mestieri. Tante novità e anche un piacevole profumo di caffè.

Proprio in quel momento il milanese Luigi Bezzera presentò la prima macchina da espresso con funzionamento a vapore.

Nel frattempo, nel 1909 la bottega di Corso Buenos Aires, l’attuale Torrefazione Ernani, accoglie i primi clienti. Così, insieme all’inconfondibile aroma tostato, inizia a diffondere per le strade una passione autentica per il caffè.

Dalla nascita della macchina da espresso si creò una nuova cultura del caffè: da una bevanda con preparazione e somministrazione lenta, divenne una tazzina corta e rapida nel consumo, da “bere al volo”, come cita una pubblicità degli anni ‘50. Da qui si crea il tessuto sociale dell’espresso e la nostra grande tradizione italiana.

L’espresso si chiama così proprio perchè va preparato espressamente sulla richiesta del cliente, quindi macinato ed estratto al momento, per essere poi bevuto in pochi secondi!
Tutto ciò per rispondere ai ritmi sempre più veloci del vivere metropolitano, ma lasciando comunque il ritaglio di tempo per una “pausa caffè”.
Foto storica di una delle prime macchine da espresso con caldaia verticale, degli anni '50

Come già detto, la prima macchina del caffè fu creata all’inizio del ‘900 ad opera di Luigi Bezzera e Desiderio Pavoni. Essi brevettarono la prima macchina che estraeva il caffè da un panetto di macinato, attraverso l’utilizzo di acqua calda spinta dalla pressione del vapore. 

Erano però ancora molto lontani dal risultato in tazza che noi oggi conosciamo, in quanto il caffè non aveva corpo e non presentava la crema. Nel complesso era più simile ad una moka. 

Curiosità: queste prime macchine erano pericolose, tanto che serviva un patentino per l’utilizzo. La grande caldaia piena di vapore a pressione infatti rischiava di scoppiare, se non ben controllata.

foto-storica-della-macchina-gaggia-per-espresso

Solo nel 1948 vediamo l’arrivo del “vero” espresso. 

Grazie ad Achille Gaggia venne introdotta la leva, la quale aziona un sistema di pompe che attribuiscono maggiore forza e pressione all’acqua nella fase di passaggio attraverso il panetto di macinato, così da creare la crema dell’espresso. 

Si può infatti vedere in un’altra locandina pubblicitaria la citazione “la crema caffè naturale”. 

Questa fu un’autentica rivoluzione, sia meccanica, sia culturale. 

Foto storica della prima Faema E61

Arriviamo ora ad un un altro grande cambiamento: la Faema E61, introdotta nel 1961. Questa è la prima macchina con pompa elettrica e scambiatore di calore, avvicinandosi quindi per estetica e funzionamento alle attuali macchine di oggi. 


La Faema E61 è diventata ormai un simbolo, sia per importanza storica, sia per il suo fascino vintage. 

Infine arriviamo al 1970 quando La Marzocco introdusse la prima macchina dual boiler. 


Da quel momento le macchine del caffè espresso si sono innovate alla velocità della luce, divenendo sempre più sofisticate, offrendo la possibilità di modellare ogni singola variabile sulle tue esigenze. Sono infatti multiboiler, con la possibilità di creare diversi profili di pressione e temperatura per i diversi gruppi, hanno bilance integrate, lance vapore intelligenti ed una tecnologia in supporto al barista.


Questa è stata l’evoluzione del Made in Italy come emblema di qualità, dal gusto inconfondibile. 

Risultato del caffè in tazza

L’espresso è inconfondibile ed unico nel suo genere. 

È  una bevanda corta e concentrata, con un buon corpo e soprattutto con una crema spessa e compatta in superficie, la quale funziona da tappo per gli aromi. 

Al gusto è intensa e con un ventaglio aromatico sempre molto ampio. 

Insomma, è un metodo di estrazione perfetto per tutti coloro che desiderano un caffè intenso e cremoso. 

Passaggi per la preparazione dell’espresso

Siamo così arrivati alla parte principale di questo articolo: l’estrazione di un espresso a regola d’arte. 

Definiamo quindi cos’è un espresso: 

È una bevanda calda, ottenuta dall’estrazione di caffè torrefatto e macinato fresco, con una dose di circa 7/9 gr. L’estrazione avviene mediante la macchina da espresso, con un tempo di estrazione compreso tra i 22-28 secondi, ad una temperatura circa di 110-120 °C in caldaia ed una pressione di circa 9 atmosfere. Tutto questo per una dose in tazza intorno ai 18-20 ml, ad una temperatura di circa 80/90°C.

Come si può intuire, l’espresso ha dei parametri e dati ben precisi, che vanno rispettati, adattandoli solo alle specifiche del caffè utilizzato e del risultato desiderato. 

Passaggi per l’estrazione: 
  1. Prima di tutto devi selezionare il caffè desiderato, (lo vediamo nelle parti successive dell’articolo);
  2. Ora svuota il filtro dal caffè precedente ormai esausto, puliscilo con un pennellino con setole alimentari e asciugalo con un panno in microfibra;
  3. Macina il caffè (anche questo lo vediamo successivamente);
  4. Pesa il macinato. La dose che deve essere costante: tra i 7-7,5 g se si parla di un caffè 100% robusta, tra i 7,5-8,5 g se si tratta di miscele con una maggiore percentuale di arabica e tra i 8,5-9,2 g per caffè monorigine arabica;
  5. Livella il macinato nel filtro con dei colpetti o con uno strumento apposito, questo per distribuire in modo uniforme il caffè ed evitare che si formino grumi o pareti più spesse in qualche punto;
  6. Pressa il panetto con una pressione di circa 15 kg in verticale, quindi perpendicolare al piano d’appoggio, stando ben attenti a non creare un lato più spesso di un altro. Questo perché l’acqua, essendo un liquido, tende a passare dove trova meno resistenza e quindi dove c’è meno caffè. Ecco perché è importantissimo essere precisi in tutte le fasi, per far si che l’acqua estragga le sostanze in modo uniforme da tutto il nostro macinato;
  7. Spurga la macchina, quindi fai un purge di acqua senza il portafiltro agganciato, così da pulire eventuali residui del caffè precedente;
  8. Avvia l’estrazione. Il filo del caffè che arriva in tazza deve essere a “Coda di topo”, quindi un filo continuo, più largo sopra e più fine sul fondo;
  9. Controllare i secondi di estrazione, che devono stare intorno ai 25 di media. Se va oltre i 25-28 secondi, la bevanda è sovra-estratta e quindi molto amara, se invece sta sotto i 22-25 secondi, la bevanda sarà sotto-estratta, quindi poco aromatica, astringente e agre. 
Il caffè è pronto! 

Focus macinatura


La macinatura nell’espresso è FONDAMENTALE! 
Se si sbaglia questa, è impossibile fare un espresso fatto bene. 


Purtroppo non posso darti un’indicazione specifica per fare la macinatura sempre perfetta, perché non esiste una regola


Per capire se la macinatura è corretta si può solo osservare come il caffè scende in tazza e correggerla di conseguenza. 


Quindi molto semplicemente ti dico: 

  • Il caffè scende gocciolando poco alla volta e supera i 28 secondi di estrazione? La macinatura è troppo fine e l’acqua non riesce a passare tra i granelli di macinato, quindi va allargata;
  • Il caffè scende in pochi secondi e sembra un fiume in piena? La macinatura è troppo larga e l’acqua scappa via attraverso il caffè, non portando con sé nessuna sostanza e profumo. Va quindi stretta. 

Attenzione! Quando cambi la macinatura, ricordati di svuotare tutto il serbatoio dal caffè macinato precedentemente. 


Una volta trovata la macinatura giusta, il lavoro non è finito… Hai infatti solo trovato la macinatura giusta del caffè per quel preciso momento. 

Se l’ambiente cambia, diventando più umido o più secco, se inizia a piovere, se aumentano le temperature, oppure cambi il caffè, la macinatura va corretta subito! 


Guarda il video per scoprire tutto sulla macinatura! (PS. dal minuto 9.12 vedi proprio come estrarre un espresso corretto)

Per macinare il caffè hai a disposizione tre soluzioni: 
  1. Macinino professionale elettrico On Demand, la migliore soluzione per ottenere un caffè di qualità, che macina sul momento solo la dose di caffè richiesta per l’ordine, mantenendo sempre il prodotto il più fresco e costante possibile; 
  2. Macinino elettrico con Dosatore, la soluzione attualmente più utilizzata nei locali per la sua velocità di servizio, anche se, nel caso non venga ben utilizzato, non offre sempre una grande qualità. Questo perché dopo 15 minuti dalla macinatura il 60% degli aromi se ne sono già andati. Se quindi si macina molto caffè, riempiendo tutto il serbatoio, e lo si lascia lì a riposare, il caffè sarà compromesso. Va quindi sempre macinata solo una piccola dose sulla base della mole di lavoro del locale; 
  3. Manuale, perfetto per l’uso domestico, portatile e poco ingombrante. 

Attenzione però che tutti questi devono avere delle macine, coniche o piane, che sminuzzano i chicchi in modo uniforme, creando una vera e propria “polvere” di caffè. 

Non acquistate macinini, soprattutto manuali, che hanno invece lame, simili a quelle del frullatore, in quando non “spappolerebbero” i chicchi, ma li sminuzzerebbero in modo non uniforme e molto grossolano, come con un coltello, rovinando definitivamente la tazzina finale.

Caffè consigliati

Per l’espresso ti puoi sbizzarrire con qualsiasi caffè! 

Dai monorigine arabica lavati d’altura fino ai 100% robusta naturali. 

Ogni caffè va bene, devi però adeguare i parametri sopra descritti…

Se si scelgono caffè più delicati, come appunto gli arabica, per sopperire all’eventuale mancanza di corpo o intensità, si aumenta un po’ la dose del macinato, al contrario se si opta per un robusta, si diminuisce la dose e così via. 

Qual è la regola? 

Il tuo palato! assaggia e sperimenta, così troverai il caffè perfetto che soddisfa i tuoi gusti. 

Tutti questi caffè che hai selezionato devono però essere a Tostatura Media! 

L’espresso infatti richiede corposità ed una bella crema in superficie: lucida, compatta, liscia e senza bolle. Infine il gusto deve essere intenso, pieno e rotondo. 

Queste caratteristiche non sono possibili se il caffè ha una tostatura troppo chiara, preferibile più per le estrazioni filtro. 

Allo stesso modo una tostatura scura non darebbe al caffè più corpo o cremosità, ma solo più amarezza, in quanto con questa tipologia di tostatura si arriva praticamente a bruciare i chicchi. 

I nostri caffè preferiti? 
  • Io, Martina, in questo periodo amo alla follia il Guatemala Huehuetenango
  • Paolo, il nostro tostatore, preferisce il Kalledevarapura indiano 
  • Luca, il socio fondatore di Ernani, non cambierebbe mai l’Allegro per nient’altro
  • Ed infine Fabio, il Bar Manager della Torrefazione a Milano, sceglie lo Stretto, intenso e con una maggiore amarezza

Nei prossimi articoli parleremo poi della struttura della macchina da espresso, andando ad analizzarla in profondità, e la sua pulizia! 

Vuoi diventare un mago dell’espresso e scoprire tante altre cose?
Ti aspettiamo al corso di Caffetteria dell’Ernani Academy! 
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Tutti i metodi di estrazione del caffè: scopri il tuo! https://www.caffeernani.com/come-preparare-il-caffe/tutti-i-metodi-di-estrazione-del-caffe-scopri-il-tuo/ https://www.caffeernani.com/come-preparare-il-caffe/tutti-i-metodi-di-estrazione-del-caffe-scopri-il-tuo/#respond Thu, 09 Jun 2022 09:27:43 +0000 https://ernani.diversamentedigitali.com/?p=19464 Tutti amiamo il caffè, sia in moka che in espresso!  Lo consumiamo e prepariamo regolarmente, in casa, in ufficio, al bar, al ristorante e così via.  Ma perché limitarsi a solo 2 metodi quando ne esistono tantissimi?  Ogni metodo è poi perfetto per occasioni specifiche e dona un gusto particolare alla bevanda finale.  Scopriamo quindi […]

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Tutti amiamo il caffè, sia in moka che in espresso! 
Lo consumiamo e prepariamo regolarmente, in casa, in ufficio, al bar, al ristorante e così via. 

Ma perché limitarsi a solo 2 metodi quando ne esistono tantissimi? 

Ogni metodo è poi perfetto per occasioni specifiche e dona un gusto particolare alla bevanda finale. 

Scopriamo quindi quali sono i pregi e gli svantaggi di tutti i metodi che vedi in foto e trova quello perfetto per te! 

Moka

Uno strumento che tutti conosciamo bene e che abbiamo usato più di una volta. 

Lo utilizzeremo quindi come termine di paragone. 

Per avere tutti i consigli, la ricetta corretta, il caffè più adatto, la sua storia e molto altro ancora, 

CLICCA QUI E LEGGI L’ARTICOLO DEDICATO > 

Ad oggi la moka è riconosciuta in tutto il mondo come icona del Made in Italy. 

Permette di ottenere un caffè intenso e corposo, anche se non raggiunge la corposità che troviamo nell’espresso. 

Richiede solo l’utilizzo della caffettiera, di acqua (non quella del rubinetto!) e di caffè macinato medio ed il gioco è fatto! 

Ha solo un piccolo difetto originario: scalda troppo. 

Questo alza il rischio che il macinato al suo interno si bruci e porti quindi in tazza sentori di cenere, gomma e bruciato, oltre ad una maggiore amarezza. 

Il gusto è principalmente amaro, ma se si seleziona il caffè giusto e si usano gli accorgimenti che puoi vedere nel video qui sotto, può esprimere anche note più fresche di fiori e frutti. 

Se vuoi acquistare la Moka Ernani con doppio fondo e diffusore di calore, basta CLICCARE QUI >

Syphon

Il Syphon è uno dei metodi più scenografici di brewing. 

Ricorda molto la moka per la sua struttura e per il suo funzionamento: l’acqua, spinta dalla forza del vapore, sale nel contenitore superiore, nel quale avviene l’infusione. La differenza è che non subisce né il calore della moka, né la stessa pressione. 

Questo permette di ottenere un caffè più profumato e morbido, con un’amarezza inferiore, ma anche una corposità ridotta rispetto alla Moka.

Richiede l’utilizzo di un caffè macinato medio e a tostatura media, acqua (non da bottiglia), una fonte di calore ed una bilancia di precisione.

Ne abbiamo parlato ampiamente in un articolo dedicato, dove ti raccontavo la sua storia ed il suo metodo di preparazione, oltre a consigliarti i caffè più adatti e qualche piccola curiosità per sperimentare. 

Si può ad esempio preparare un perfetto ed originale Irish Coffee! 

CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO > 

Oppure guarda il video qui sotto per scoprire come si utilizza: 

French Press 

La French Press è a mio avviso lo strumento più semplice ed allo stesso tempo più versatile di tutti. 

Richiede dell’acqua (non da rubinetto), del caffè macinato molto largo, la caffettiera ed una bilancia. 

Basta infatti lasciare tutto in infusione all’interno della caffettiera e poi utilizzare lo stantuffo per versare il caffè in tazza filtrandolo. 

Il risultato è un caffè simile alla moka: intenso e corposo, quasi pastoso oserei direi.

Ma, potendo decidere la temperatura dell’acqua, non come nella moka, nella quale deve per forza arrivare ad ebollizione, permette di ottenere una bevanda più aromatica e con un’amarezza meno spinta. 

Per scoprire tutto sulla French Press ho scritto un articolo dedicato, basta 

CLICCARE QUI PER LEGGERLO > 

Oppure guarda il video qui sotto: 

Ma perché l’ho definita “versatile”? 

Perché lo stesso strumento può essere comodamente utilizzato a casa per ottenere il latte montato e ricreare così quel magico cappuccino che gustiamo al bar! 

Come? 

Basta versare il latte nella caffettiera, sia caldo che freddo, e “fare su e giù“ con lo stantuffo per una decina di volte. Battere poi lo strumento un paio di volte sul piano della cucina così da eliminare eventuali bolle d’aria. 

Et voilà anche il cappuccino a casa è fatto! 

Aeropress

Ora entriamo in quei metodi di estrazione definiti “filtro carta”. 

Per questi viene sempre richiesto un caffè macinato medio-largo e a tostatura medio-chiara, possibilmente monorigine. 

Oltre allo strumento in questione si richiede anche: il filtro carta apposito, dell’acqua (non da rubinetto), un bollitore con possibilità di impostare e mantenere la temperatura, con il beccuccio a “collo di cigno”, una bilancia e tanta pratica! 

Ma tornando a noi, con l’Aeropress è possibile ottenere un caffè fresco, profumato, dolce e acidulo, con note floreali, fruttate, cioccolatate, carammelate e così via! 
Il corpo è vellutato. 

Inoltre è un metodo che si può veramente fare ovunque! 

Essendo in plastica è il preferito dei campeggiatori o di tutti gli sportivi. 

Inseriscilo nello zaino con una bottiglia termica riempita con dell’acqua calda e prepara il caffè in ogni scenario! 

Per scoprire poi come utilizzarlo a regola d’arte e tutti i consigli sul caffè, basta 

LEGGERE L’ARTICOLO DEDICATO > 

Oppure guardare il video qui sotto: 

V60 Dripper 

Il V60 è un’altro dei metodi di estrazione del caffè a filtro. 

Forse il più famoso, il più conosciuto ed il più utilizzato da tutti i professionisti per creare una bevanda lunga e profumatissima. 

Molti confondono il risultato ottenuto con il “caffè americano” assaggiato spesso al bar, che è in realtà un caffè espresso allungato con acqua calda. 

In questo caso la preparazione richiede un diverso dosaggio tra acqua e caffè, oltre a non avere la pressione della macchina da espresso. 

Questo consente di creare una bevanda morbida, dolce, profumata e fresca, ma senza il corpo dell’espresso. 

È il caso di dire una cosa: “cerchiamo di aprire la mente… non è che se un caffè non ha la corposità allora non è un buon caffè, anzi!”. 

L’espresso offre una bevanda intensa e corposa, ma con una maggiore amarezza e consumabile in pochi secondi. 

Il V60 invece offre una bevanda profumata e dolce, senza amarezza, consumabile in più tempo, perfetta quindi se si vuole bere qualcosa lentamente durante una bella chiacchierata con un amico o da tenere sempre a portata di mano sulla scrivania mentre si studia e lavora. 

Inoltre questa preparazione permette di amplificare in tazza tutti i pregi del caffè selezionato, ma anche i difetti. Utilizzato infatti da professionisti e torrefattori per scoprire eventuali difetti di campioni di caffè da acquistare. 

Se vuoi scoprire tutto su questo metodo di preparazione, 

LEGGI L’ARTICOLO > 

Oppure guarda il video qui sotto: 

Chemex

Rientrante anche questo nei metodi con filtro carta. 

La Chemex è rinomata per la sua bellezza ed eleganza: un unico pezzo in vetro, modellato con sapienza e decorata con una levigata sezione in legno caldo. 

Simile al V60 Dripper per preparazione e strumenti necessari. 
La differenza risiede tutta nel filtro carta: più fitto. Ciò permette un minore passaggio di olii essenziali, donando così una tazza più morbida e meno spigolosa rispetto al V60 coffee. 

Per scoprire ogni dettaglio, ti basta 

LEGGERE L’ARTICOLO > 

Oppure guardare il video qui sotto: 

Clever

La Clever è uno dei più moderni strumenti inventati: unisce infusione e percolazione. 

Come? 

Grazie ad una piccola valvolina a pressione permette di lasciare il caffè in infusione in acqua per tutto il tempo necessario, ma non appena lo strumento viene appoggiato sulla tazza inizia la percolazione e la bevanda arriva così in tazza filtrata. 

Questo sistema permette di ottenere un caffè simile al V60, ma dal gusto più pieno e dolce, grazie alla fase di infusione. 

Se vuoi scoprire come si utilizza e tanti altri consigli, 

LEGGI L’ARTICOLO DEDICATO > 

Oppure guarda il video qui sotto: 

Cold Brew Dripper 

E siamo arrivati così all’ultimo metodo di oggi: il cold Brew Dripper, uno strumento strepitoso per ottenere il caffè freddo.

Attenzione! Non un caffè che viene poi raffreddato, un caffè estratto direttamente con acqua fredda o addirittura con ghiaccio! 

Richiede un caffè macinato molto grosso. 

Che altro dire… perfetto da usare d’estate e perfetto per sperimentare. 

Si può infatti inserire del ghiaccio, delle spezie in infusione nell’acqua, si possono cambiare i tempi di estrazione e sostituire addirittura l’acqua con alcolici o altri liquidi. 

Adatto sia al mattino, nel pomeriggio e anche per l’aperitivo! 

L’unico contro è che richiede tempi di preparazione molti lunghi: dalle 4 fino alle 12 ore, bisogna quindi iniziare l’estrazione con anticipo e conservare poi il tutto in frigorifero. 

L’articolo dedicato arriverà a breve! 

Nel frattempo guarda il video qui sotto per scoprire come si utilizza: 

Ciò che rimane sempre e comunque indispensabile per ognuno di questi è: 
  • La scelta del caffè, possibilmente monorigine a tostatura media o medio-chiara; 
  • La macinatura, un argomento molto ampio e delicato, ma senza il quale non sarà mai possibile ottenere un buon caffè, neanche se si selezionano i chicchi migliori o si utilizza lo strumento più performante di tutti! 

Ecco perchè ti indico qui l’articolo nel quale abbiamo ampiamente spiegato come fare la macinatura corretta per ogni strumento. 

LEGGI L’ARTICOLO SULLA MACINATURA > 
Provali tutti e scopri qual è il tuo metodo preferito. 
Il mio? Non so decidere! Mi piace cambiare ogni giorno! 

Martina Mazzoleni 

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