La Torrefazione a Milano – Caffè Ernani https://www.caffeernani.com Acquista caffè di qualità a Tostatura Media Tue, 27 Feb 2024 15:11:22 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.4 https://www.caffeernani.com/wp-content/uploads/2019/06/favicon-caffe-ernani-70x70.jpg La Torrefazione a Milano – Caffè Ernani https://www.caffeernani.com 32 32 Nuovo evento alla Torrefazione Ernani: come fare la Moka! https://www.caffeernani.com/la-torrefazione-a-milano/nuovo-evento-alla-torrefazione-ernani-come-fare-la-moka/ https://www.caffeernani.com/la-torrefazione-a-milano/nuovo-evento-alla-torrefazione-ernani-come-fare-la-moka/#respond Thu, 29 Feb 2024 09:00:00 +0000 https://www.caffeernani.com/?p=32402 Le serate a tema alla Torrefazione Ernani sono ufficialmente tornate!  Durante la prima Masterclass del 2023 abbiamo scoperto come fare una degustazione professionale dell’espresso, confrontando tre profili aromatici completamente diversi tra di loro.  Questa volta invece parleremo della signora Moka, l’icona assoluta del Made in Italy, strumento tuttora utilizzato e presente in qualsiasi casa italiana.  […]

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Le serate a tema alla Torrefazione Ernani sono ufficialmente tornate! 


Durante la prima Masterclass del 2023 abbiamo scoperto come fare una degustazione professionale dell’espresso, confrontando tre profili aromatici completamente diversi tra di loro. 


Questa volta invece parleremo della signora Moka, l’icona assoluta del Made in Italy, strumento tuttora utilizzato e presente in qualsiasi casa italiana. 


Ma sei sicuro di saperla utilizzare nel modo corretto? E soprattutto sai come sfruttarla per ottenere sempre caffè diversi?

 

Una Moka, mille sfumature 

Quando?

Si svolgerà Venerdì 22 marzo, dalle 20.00 alle 21.30. 

Avremo quindi circa un ora e mezza da trascorrere insieme, cercando di capire come preparare una moka come un vero professionista, ma anche come modificare l’estrazione per ottenere sempre gusti diversi! 

 

Dove?

Presso la Torrefazione Ernani a Milano, Corso Buenos Aires, 20. 

Cosa faremo? 

La serata sarà suddivisa in 2 parti:

  • La prima parte sarà teorica, nella quale faremo un excursus veloce e semplice per comprendere che cos’è il caffè, come scegliere quello giusto per noi e le caratteristiche da guardare prima dell’acquisto. Non sarebbe infatti possibile decidere cosa si vuole ottenere dalla bevanda, se non si conosce la materia prima.  
  • La seconda parte sarà invece pratica. Andremo quindi a preparare la moka con quattro diversi metodi, analizzando il risultato ed il profilo organolettico ottenuto.  Nello specifico faremo una moka con il metodo casalingo, un’altra con il metodo professionale, poi una moka con l’utilizzo del filtro carta ed infine una moka con l’innovativa e soprattutto nuovissima Pump My Moka!
Non conosci ancora PumpMyMoka? Vieni e innamorati subito di questa nuova estrazione! 

L’obiettivo è divertirsi, mentre assaggiamo diversi caffè, comprendendo come fare la moka come un vero professionista!
Quanti posti ci sono?

I posti disponibili sono solo 15. 

Se vuoi partecipare ti consiglio quindi di prenotarti subito! 

 

Come si prenota? 

È molto semplice: basta recarsi in Torrefazione Ernani a Milano e richiedere la prevendita. 


Se invece non riesci a presentarti presso la Torrefazione a Milano prima dell’evento, prova a scrivermi direttamente per trovare subito la soluzione migliore per te da remoto.

Io sono Martina e puoi mandarmi una email a martina.mazzoleni@caffeernani.com oppure scrivermi un messaggio whatsapp al +39 375 6879 940. 

 

Quanto costa?

La serata ha un costo davvero contenuto, pensato proprio per dare la possibilità a tutti i curiosi di partecipare. 


Chiediamo solo € 15,00! 


Può essere anche un’ottima idea regalo, diversa dai soliti pensieri! 

 

Come posso pagare?

Puoi pagare con qualsiasi metodo, dai contanti alla carta, fino a Satispay, direttamente in Torrefazione. 


Puoi scegliere due tipologie di pagamento: 

  • Pagare € 10,00 subito all’acquisto della prevendita e la restante parte di € 5,00 durante la serata; 
  • Oppure pagare tutto insieme all’acquisto della prevendita e non dover pensare più a nulla, se non a goderti la serata! 

Cosa è compreso nel prezzo?

Nel prezzo è compresa ovviamente l’esperienza, quindi la preparazione di quattro diverse Moke con l’assaggio di tutti i caffè bevuti, insieme a me, Martina, trainer dell’Ernani Academy. 


È compresa poi l’acqua per ogni partecipante e del cibo secco da sgranocchiare tra un caffè e l’altro, insieme alla Guida su come preparare la moka nei diversi metodi, per non dimenticare nulla della serata, e dei gadget a marchio Ernani. 

 

Sono sicura che ti innamorerai di questo modo di preparare e bere il caffè ancora di più!


Ti aspetto in Torrefazione Ernani a Milano per prenotare il tuo posto! 

torrefazione milano corso buenos aires
caffè presenti in torrefazione

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Gli uomini di Caffè Ernani: Mark https://www.caffeernani.com/la-torrefazione-a-milano/gli-uomini-di-caffe-ernani-mark/ https://www.caffeernani.com/la-torrefazione-a-milano/gli-uomini-di-caffe-ernani-mark/#respond Thu, 05 Oct 2023 07:44:35 +0000 https://www.caffeernani.com/?p=30237 Ciao Mark! Prima di tutto grazie per avermi dedicato tempo per l’intervista. Sei entrato nel team a luglio 2023. In questi mesi hai avuto modo di ambientarti, conoscere e farti conoscere da colleghi e clienti.  Ora ti chiedo a freddo: quali sono le tue prime impressioni?  Ciao Marti, grazie a te per aver fatto l’intervista […]

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Ciao Mark! Prima di tutto grazie per avermi dedicato tempo per l’intervista.
Sei entrato nel team a luglio 2023. In questi mesi hai avuto modo di ambientarti, conoscere e farti conoscere da colleghi e clienti. 
Ora ti chiedo a freddo: quali sono le tue prime impressioni? 

Ciao Marti, grazie a te per aver fatto l’intervista anche a me! 

Allora le mie prime impressioni sono state davvero molto positive. I colleghi si sono dimostrati fin dal primo giorno professionali e soprattutto competenti. 

Sembra strano da dire, ma è raro trovare un locale nel quale tutti sanno lavorare, conoscono la materia prima e tutte le fasi di estrazione e soprattutto sono consci dell’importanza del servizio nei confronti dei clienti. Sono infatti sempre gentili e mi hanno accolto fin dal primo giorno, come in una famiglia. 

Inoltre quando fai una domanda sanno sempre cosa risponderti e come spiegare sia il mestiere che il prodotto. 

Grazie a loro imparo ogni giorno qualcosa di nuovo e questo mi motiva ad andare avanti e scoprire sempre più informazioni sul mondo del caffè, per raggiungere il loro stesso livello o addirittura superarlo! 

 

Wow! Vedo che hai un’enorme stima nei confronti dei tuoi colleghi e del lavoro. Traspare il tuo amore per questo mestiere e si capisce che stavi cercando la caffetteria giusta per esprimerlo! 
Solo per curiosità, riesci a dirmi qualche esempio sulle cose che ti hanno insegnato! 

Certo! 

Ho capito ad esempio che da un chicco di caffè si può imparare tantissimo e che la maggior parte delle persone non lo conosce minimamente, nonostante credano il contrario. Posso dirlo perché anch’io lo pensavo, ma ho dovuto ammettere che forse la mia conoscenza non era sufficiente per trattarlo con il rispetto che merita! 

Ho imparato che esistono mille variabili che possono rovinare il prodotto, e noi abbiamo la responsabilità di mantenerne la qualità elevata, dal trasporto alla conservazione, fino alla fase della tostatura, miscelazione, estrazione e servizio. 

Un’altra cosa che mi hanno insegnato è la conoscenza e la preparazione di tutti gli altri metodi di estrazione del caffè alternativi all’espresso, ossia i metodi di Brewing. Non vedo l’ora infatti di venire di nuovo in Laboratorio da te e fare il corso dedicato per imparare ad usarli tutti al meglio! 

 

Ti aspetto più che volentieri! Lo sai, quando mi dite che volete fare più corsi e saperne di più mi si riempie il cuore! Per lavorare bene, come ben sai, bisogna studiare e poi mettere tutto in pratica! 
Tornando a noi, questo è il tuo primo lavoro? E soprattutto è il tuo primo lavoro in una caffetteria? 

No, sono in realtà al mio secondo lavoro ufficiale, anche se in precedenza ho svolto diversi stage con la scuola. 

Come Cristian infatti (collega della Torrefazione) mi sono diplomato all’Istituto Alberghiero Carlo Porta di Milano specializzandomi in cucina. 

Dopo un paio di stage però ho capito che la cucina non era l’ambiente giusto per me: gli orari sono massacranti ed il lavoro anche peggio e tutto peggiora quando sei un ragazzo timido. 

Così finita la scuola ho iniziato a mandare in giro curriculum un po’ a caso, come barista, receptionist, assistente, commesso, cassiere, ecc. Un giorno mi chiamò una nota catena di supermercati per occuparmi della loro caffetteria interna. Accettai immediatamente. 

Loro furono i primi a formarmi sul mondo della somministrazione diurna. Ho avuto così la possibilità di crescere, diventare un professionista, farmi strada e comprendere le dinamiche lavorative sia con i clienti che con i colleghi e l’amministrazione. Non ho davvero nulla da criticare, sono sempre stati impeccabili nei miei confronti. 

Inoltre questa prima esperienza mi ha letteralmente cambiato come persona! 

Prima ero debole, asociale e timido, molto insicuro di me stesso, ma grazie al contatto col pubblico adesso sono più sicuro e la mia timidezza è praticamente scomparsa. 

Non smetterò mai di ringraziare questo mestiere per aver modificato la personalità in meglio!

 

Bene, quindi un solo locale prima di Ernani, ma che ti ha rivoluzionato la vita, ti ha dato grinta e passione, ti ha formato, ti ha fatto capire cosa vuoi fare e chi vuoi diventare nella vita. Hai iniziato davvero con il piede giusto! 
Complimenti perché essere consapevole di ciò alla tua giovane età non è da tutti! 
Facendo invece un passo indietro, raccontaci come sei arrivato da Caffè Ernani.

Come ti dicevo nel precedente lavoro mi sono sempre trovato benissimo. Il problema è iniziato solo negli ultimi mesi quando c’è stato un po’ di cambio del personale e tutti i nuovi colleghi erano giovani e poco interessati all’apprendimento e non motivati nel migliorare se stessi. Ormai non c’era più fiducia ed è arrivato il momento di cambiare e cercare nuovi stimoli positivi. 

Così mi sono messo a cercare lavori online e ho trovato il vostro annuncio su Indeed. Fabio mi ha chiamato per fare la prova un paio di giorni dopo. 

Io sono piaciuto molto a lui e lui è piaciuto molto a me. 

Mi ha fatto subito capire che qui da Caffè Ernani l’armonia nel team è molto importante e che ci consideriamo una famiglia. Inoltre mi avreste formato ulteriormente e avrei avuto modo di esprimermi come professionista… era proprio quello che stavo cercando, quindi eccomi qua!

 

Sono felice di sentire tutto questo, ogni tanto il caso ci porta figure come la tua estremamente preparate e appassionate di questo lavoro. Non bisogna mai lasciarsele scappare e Fabio (Bar manager) in questo ci vede sempre lungo!
Qualsiasi cosa vorrai imparare e approfondire sai bene che noi siamo qui proprio per questo e ci può fare solo che piacere ricevere domande da chi vuole rendere questo lavoro grande! 
Arrivati qua, ti chiedo se hai un obiettivo per il futuro? 
In futuro vorrei aprire un locale con mio fratello, che al momento lavora come bartender a Londra. 

Prima che tu dica niente… lo so, è molto difficile, soprattutto in Italia, ma i sogni sono sogni e soprattutto mai dire mai! 

 

Inoltre potremmo offrire un servizio davvero ampio, dalle colazioni, con me come responsabile, fino agli aperitivi e oltre, grazie a, appunto, mio fratello. 

Vedremo come andrà il futuro! 

Però a prescindere dal mio sogno in questi anni ho capito che voglio rimanere dietro al bancone, perché questo è ciò che amo fare!

Come ti ho detto questo lavoro mi ha già dato tanto e io mi sento in dovere di ripagarlo.  

 

Un’altra volta wow! Determinato, deciso, consapevole, professionale, chiaro… insomma le hai proprio tutte! 
Io ti auguro buona fortuna e sono sicura che con la tua determinazione riuscirai a far avverare il tuo sogno! 
Se non ti dispiace ora, già che siamo sul personale, ti chiederei se hai degli hobby o passioni al di fuori della caffetteria.

Senza problemi! 

Ho tre grandi passioni: la prima è sicuramente giocare a basket con gli amici al parchetto, oppure con mio padre. Questo sport ci ha sempre legato molto. 

Poi andare in bici. Se riesco preferisco in montagna, sia lungo le strade, che nei sentieri sterrati. 

Infine amo viaggiare, conoscere posti nuovi, incontrare persone, assaggiare nuovi gusti e lasciarmi meravigliare. Purtroppo l’unico inconveniente di questo lavoro è che non lascia molto tempo per partire, ma cerco sempre durante l’anno di ricavare momenti per andare via. 

 

Hai già una meta per la prossima occasione? 

Ovvio! 

Mi piacerebbe moltissimo riuscire ad andare in America, in primis per vedere New York e poi vedremo dove mi porta l’istinto. 

 

Bene, quindi abbiamo un altro sportivo, appassionato nel gioco di squadra ma anche della natura e della scoperta delle novità. Fantastico! 
Per concludere, e poi ti lascio al tuo lavoro, ti farei le solite domande di rito: 
  • Cosa ti piace di più di Ernani? 

  • Cosa invece cambieresti?

  • Quale obiettivo hai all’interno dell’azienda? 

La cosa che più mi piace è, come ho già detto, il rapporto costruito con i colleghi, penso quasi introvabile in qualsiasi altro posto di lavoro. 

Mi ha stupito poi anche l’antichità e l’atmosfera che si respira all’interno della caffetteria, come se fossi trasportato in una Milano di un’altra epoca. Inoltre lavorare in un ambiente simile mi da sensazioni di prestigiosità!

Cambierei comunque la disposizione dell’arredamento, così da creare più spazio e riuscire ad ottenere anche qualche posto a sedere all’interno. 

Inoltre vorrei avere modo di preparare e servire anche qualche diverso metodo di estrazione, ma attualmente non vedo il dove e come sia possibile. 

Però so anche che ci state già lavorando, quindi attendo con ansia i risultati! 

Infine mi piacerebbe poter crescere con l’azienda e se un giorno ce ne sarà modo trasferirmi in un nuovo locale firmato sempre Ernani, più moderno e con differente offerta, ma nel quale si respiri sempre questa atmosfera “vintage” e storica. 

 

Bene, allora sappiamo chi dobbiamo tenere d’occhio per seguirci nel prossimo progetto!  
Tutti i punti che hai toccato sono giusti e sono gli stessi che pensiamo anche noi e sui quali stiamo lavorando. 
Che dire Mark, grazie mille per il tuo tempo e per averci raccontato così tante cose di te. 
Ti auguro un grande in bocca al lupo per il tuo futuro!
 
Ci vediamo presto in Torrefazione! ra

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Le donne di Caffè Ernani: Stephannie https://www.caffeernani.com/la-torrefazione-a-milano/le-donne-di-caffe-ernani-stephannie/ https://www.caffeernani.com/la-torrefazione-a-milano/le-donne-di-caffe-ernani-stephannie/#respond Thu, 07 Sep 2023 08:07:31 +0000 https://www.caffeernani.com/?p=28907 Ciao Stephannie! Prima di tutto grazie per avermi dedicato tempo per l’intervista. Sei entrata nel team a maggio 2023. In questi pochi mesi hai avuto modo di ambientarti, conoscere e farti conoscere da colleghi e clienti.  Ora ti chiedo a freddo: quali sono le tue prime impressioni?  Prima impressione: tutto molto bene!  I colleghi sono […]

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Ciao Stephannie! Prima di tutto grazie per avermi dedicato tempo per l’intervista.
Sei entrata nel team a maggio 2023. In questi pochi mesi hai avuto modo di ambientarti, conoscere e farti conoscere da colleghi e clienti. 
Ora ti chiedo a freddo: quali sono le tue prime impressioni? 


Prima impressione: tutto molto bene! 

I colleghi sono un tesoro: tranquilli e amorevoli, non manca occasione nella quale chiedono se hai bisogno d’aiuto o di supporto. 


Al giorno d’oggi trovare persone che vogliono davvero fare team, non solo a parole, ma nei fatti concreti è davvero raro. Trovarlo è quindi stato per me una sorpresa. 


Per non parlare poi dei clienti che sembrano una famiglia. 

Ogni giorno entrano salutano e chiedono come stai, ti fanno stare bene. Sono così gentili, premurosi e accoglienti che ti svoltano la giornata e ti motivano giorno dopo giorno. 


Grazie a tutti i loro complimenti e al loro calore hai modo di capire che il tuo lavoro lo sai fare e anche bene! Non c’è nulla di più gratificante. 

E posso garantire che questo clima è introvabile da nessun’altra parte. 


Io ora posso dire di stare bene! 

 

Ho le lacrime per la gioia che mi stai trasmettendo. Ultimamente mi state dicendo tutti quanto siate contenti del clima, dei colleghi e dei clienti e io sono la prima ad avvertire questo supporto reciproco. 
Non so neanche spiegare quanto sono contenta di poter lavorare con persone come voi, che lo fanno giorno dopo giorno con il sorriso! 

Tornando a noi, avevi già fatto la barista prima? Ci vuoi raccontare un po’ della tua storia?


Io sono giovane, quindi non ho tantissime esperienze alle spalle, ma un po’ di gavetta l’ho fatta anche io. 


Ho iniziato come cameriera in un All You Can Eat, un lavoro che può sembrare affine, ma che in realtà non c’entra niente. Era letteralmente un bagno di sangue, non c’èra motivazione né formazione. Non ero una professionista, ma un animale da soma. L’importante era correre tutto il tempo, senza aver modo di spiegare, raccontare, essere cortese con il cliente o anche solo fare un sorriso.


Poi sono passata al lato bar in un posto completamente diverso da questo. 


In generale penso che ogni bar sia un mondo a parte e come ho già detto, Ernani mi piace perchè qui DEVI conoscere il tuo mestiere. Tutti sono, o meglio siamo, formati e consapevoli di quello che somministriamo al cliente e di come lo serviamo. 


Negli altri bar invece la maggior parte dei titolari e colleghi pensano di saperlo fare, ma in realtà non sanno proprio di cosa stanno parlando e di conseguenza lavorano male. Pretendono però che tu lavori come loro e se non ti adatti ti mortificano e criticano in continuazione, rendono il lavoro pesante e frustrante. 


Qui in Torrefazione i colleghi sono proprio l’opposto. Se vedono che sbagli qualche passaggio te lo fanno subito notare con calma e pazienza, spiegandoti poi il perchè è sbagliato e come migliorarlo, così che tu non faccia più gli stessi errori. Sempre in modo molto costruttivo ovviamente. 


Questo non ha prezzo!


Qui posso esprimermi e diventare una professionista del caffè. 


Inoltre penso che se noi miglioriamo e lavoriamo bene, il locale cresce e con lui anche noi! 

 

Hai già detto tutto giusto tu, non vedo cos’altro aggiungere! Sono assolutamente d’accordo: professionalità, amore e dedizione sono il nostro carburante. Se poi tutti lavoriamo in armonia è ancora meglio. 

Facendo invece un passo indietro, raccontaci come sei arrivata qui da Caffè Ernani? 


Vi ho trovati inizialmente per caso. Stavo cercando un nuovo lavoro e mi è uscito il vostro annuncio di ricerca barista per la Torrefazione di Milano e ho subito mandato il mio CV. 


Il mio sesto senso mi aveva detto che ne valeva la pena. 

Poi mi avete chiamata per il colloquio e quando sono arrivata ho capito che il mio sesto senso aveva ragione! 


Dovete sapere che io vengo da El Salvador, un incantevole stato del centro america, famoso anche per la produzione di caffè. I miei stessi nonni sono proprietari di una piccola piantagione. Essendoci quindi cresciuta il caffè mi ha sempre attratto. 

Quando sono entrata e ho visto un muro intero di diversi monorigine e miscele sono rimasta esterrefatta. Poi ho visto che in quel mese avevamo anche in vendita un monorigine Specialty Coffee proveniente da El Salvador e… basta, mi avete conquistata, volevo lavorare per Ernani! 

 

Il caffè di El Salvador tornerà sicuramente! 
Mi piace poi capire come le tue scelte non sono casuali, ma ponderate: ti poni degli obiettivi, consapevole di quello che vuoi raggiungere e di quello che ti piace. Non c’è modo migliore per affrontare la vita. 
 
Ora sono quindi curiosa di conoscere il tuo obiettivo per il futuro. Cosa vorresti fare “da grande”? 


Fino a poco tempo fa non ne avevo molta idea, ma grazie alla serenità ritrovata ho finalmente messo giù dei piani per il mio futuro. 


Vorrei continuare in parte questo lavoro, ma mettendomi in proprio, con un locale nuovo e innovativo che unisca due mie passioni: il disegno e il caffè. 


Vorrei infatti inaugurare un giorno un tattoo bar, nel quale sarà possibile respirare i due mondi. Un locale delle giuste dimensioni che mi permetta di trasmettere la mia passione agli altri. 

 

Sarò la tua prima cliente in entrambi i casi! 
Scherzi a parte mi sembra che il progetto sia molto interessante e sopratutto fresco, ti auguro di raggiungerlo!

Quindi possiamo dire che un’altra tua passione oltre al caffè è il disegno. Ne hai anche altre?


Sì, esatto, un’altra mia grande passione è disegnare tutto e con tutte le tecniche, anche se le mie preferite sono le matite su soggetti riguardanti la natura o l’astrologia, seguendo un’impronta surreale. 


Mi piacerebbe poi nel tempo imparare anche a tatuare. 


Ma un’altra grandissima passione è il calcio. Fin da piccola mi ricordo che non amavo giocare alle bambole, ma preferivo scendere in cortile con i miei fratelli e amici e giocare con il pallone. 

Per poco tempo sono stata anche in una squadra di calcio femminile nazionale in Italia, ma visti gli impegni lavorativi ho smesso. Ora riesco ad allenarmi al parco qualche giorno a settimana. Diciamo che anche se ho ridotto l’impegno non smetto mai di amare il calcio e di allenarmi! 

 

Che figa che sei! Poliedrica e piena di sfaccettature. Puoi amare la natura e la pace che il disegno ti infonde, per poi diventare subito competitiva e agguerrita con uno sport fisico. Sei fantastica! 

Tornando un attimo a noi, e poi giuro che ti lascio andare, ci sono le solite domande di rito: 
Cosa ti piace di più di Ernani? 
Cosa invece cambieresti? 

Le cose che preferisco in realtà sono due: la qualità del prodotto e del modo di lavorarlo. 

Quando dico ai clienti che il nostro è un caffè di qualità sono sicura e certa al 100% di quello che dico, perchè lo posso dimostrare, posso spiegarlo e conosco quello che facciamo. 


Ripeto: se mi chiedono “Perché dite che è di qualità? In cosa si differenzia dagli altri?” io posso rispondere e provarlo, soprattutto all’assaggio. 


Poi, come già detto, sappiamo lavorarlo per continuare a mantenere alta la qualità anche in fase di estrazione e di servizio.

Non smetterò mai di ripetere che da Ernani si respira professionalità, merce rara da trovare di questi tempi. 


Quello che invece cambierei è lo stile del locale, ma so che lo avete già in progetto nel futuro, quindi attendo di vedere come diventerà! 

 

Ancora una volta posso solo che ringraziarti per le tue bellissime parole, che fanno onore ai tuoi colleghi e all’amministrazione! 

Grazie, grazie e ancora grazie Stephannie per il tuo tempo e per averci raccontato così tante cose di te. 
Ti auguro un grande in bocca al lupo per il tuo futuro!
 
Ci vediamo presto in Torrefazione! 

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Le donne di Caffè Ernani: Francesca https://www.caffeernani.com/chi-siamo/le-donne-di-caffe-ernani-francesca/ https://www.caffeernani.com/chi-siamo/le-donne-di-caffe-ernani-francesca/#respond Thu, 24 Aug 2023 07:40:55 +0000 https://www.caffeernani.com/?p=28859 Ciao Francesca! Prima di tutto grazie per avermi dedicato tempo per l’intervista. Sei entrata nel team a marzo 2023. In questi mesi hai avuto modo di ambientarti, conoscere e farti conoscere da colleghi e clienti.  Ora ti chiedo a freddo: quali sono le tue prime impressioni?  La prima cosa che ho pensato è stata: “Qua […]

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Ciao Francesca! Prima di tutto grazie per avermi dedicato tempo per l’intervista.
Sei entrata nel team a marzo 2023. In questi mesi hai avuto modo di ambientarti, conoscere e farti conoscere da colleghi e clienti. 
Ora ti chiedo a freddo: quali sono le tue prime impressioni? 


La prima cosa che ho pensato è stata: “Qua c’è da lavorare e mi devo veramente impegnare”.

Può sembrare che l’abbia pensato con un tono abbattuto, ma è proprio il contrario. 


Fin da subito ho capito che questo lavoro e questo posto mi avrebbero dato tante sfide da superare.


In questo posto si finiva di scherzare per iniziare a fare sul serio, e direi anche meno male!

Ho capito che volevo diventare una grande lavoratrice: esperta e professionale! 


Nel complesso infatti ora ti dico che mi piace tutto: le giornate passano veloci e ogni giorno c’è modo di imparare qualcosa di nuovo, senza mai annoiarsi. 


Infine ciò che più mi motiva è il contatto con il cliente, il poter parlare con le persone, confrontandosi. 


Per non parlare poi dei colleghi che mi hanno accolta, presa e fatta crescere con tanta costanza e pazienza. 

 

Ultimamente me lo state dicendo tutti, sono contenta di avvertire questo clima di rispetto reciproco e amicizia! 
Sentire poi come le “vecchie generazioni” accolgano voi “nuovi” per farvi crescere, insegnandovi i valori di questo lavoro non ha prezzo! 

Tornando a noi, non te lo aspettavi così “tosto” perché non avevi mai fatto questo lavoro prima?


Diciamo che io partivo dal Diploma di Parrucchiera, ma purtroppo ho perso l’interesse verso il mondo delle acconciature, quindi mi sono buttata in altro. 


L’unico altro lavoro che io abbia mai fatto è stato in una nota catena di fast food ed era completamente diverso. 

Lì non esistono ruoli ben delineati, o meglio esistono, ma tutti noi dello staff giriamo continuamente. Quindi è difficile diventare davvero bravo in qualcosa se ogni settimana hai un ruolo, delle responsabilità e dei compiti nuovi. 

Mentre qui in Torrefazione Ernani ho modo di specializzarmi in determinate mansioni e conoscerle nel modo più approfondito possibile. 


Poi è vero, non me lo aspettavo così dinamico, però in parte già lo conoscevo. La mia famiglia infatti ha da sempre avuto grandi esperienze nella caffetteria e le storie o gli aneddoti in casa non sono mai mancati! 

 

Giovane e determinata… complimenti! 
E confermo anche che sì, anche io ci sono un po’ cresciuta in questo mondo, ma sentire storie e viverle in prima persona è tutta un’altra cosa. Ricordo come ero scioccata dalla difficoltà di questo lavoro, che allo stesso tempo regala gioie e tanti riconoscimenti. Un aspetto che molti sottovalutano.

Ma facendo un passo indietro, raccontaci come sei arrivata qui da Caffè Ernani? 


Penso come quasi tutti i miei colleghi un po’ per caso. 

Non vi conoscevo vivendo in una zona lontana dal locale, ma ero in cerca di un lavoro full-time e grazie al passa parola mi hanno raccomandata a voi. 


Eccomi quindi qua pronta per questa nuova avventura, anche se ormai è iniziata da 6 mesi. 

 

Semplice e indolore! 
Ora sono curiosa di conoscere il tuo obiettivo per il futuro? 


Ti sembrerà davvero strano, ma il mio obiettivo principale è quello di riuscire ad arrivare a lavorare con i bambini. Un po’ perché li amo alla follia e adoro il contatto con loro. 

Poi perché penso che educare e veder crescere dei piccoli cuccioli di umani ti regali delle soddisfazioni uniche! 


Sono lontana ancora dal raggiungerlo, in quanto ho fermato un attimo i miei studi per dedicarmi al lavoro, ma riprenderò quanto prima e riuscirò a raggiungere il mio sogno, ne sono sicura! 

 

Te lo auguro con tutto il cuore. Se hai un obiettivo ben preciso in mente sei già a metà dell’opera, ora devi lavorare per raggiungerlo! 

Quindi possiamo dire che il contatto con le persone ed in particolare con i bambini sia un po’ una tua passione. Hai anche degli hobby? 


Non ne ho molti perché dedico la maggior parte del mio tempo ai miei amici ed alla mia famiglia. 

Mi piace però ballare, anche se ho smesso di prendere lezioni da settembre del 2022, e andare in palestra. 

In generale mi reputo una persona sportiva, che ama stare in movimento e trovare soddisfazione nel superare i miei limiti. 

 

Si vede! Non penso di averti mai sentita dire una volta “sono stanca”, grazie proprio a questa tua voglia di vita! 

Per concludere, poi ti lascio tornare al tuo lavoro, ti farei le solite domande di rito: 
  • Cosa ti piace di più di Ernani? 
     
  • Cosa invece cambieresti? 

 

Come già detto, e come ho letto anche nell’ultima intervista di Cristian, siamo tutti d’accordo sul dire che il team è l’aspetto migliore. 

Sono tutti stupendi e non so neanche come spiegarlo, ma sono persone d’oro, pazienti, collaborative, supportive, ecc. Non potrei chiedere nulla di diverso o di migliore. 


Mentre quello che forse cambierei è la possibilità, anche se so bene che ad oggi non c’è lo spazio, di poter inserire sedute e tavolini all’interno, per permettere ai clienti di accomodarsi e soprattutto potersi dedicare in modo migliore e più rilassato agli amanti della tazzina. 

 

Ancora una volta mi trovi d’accordo con te su tutto! 
Che dire Francesca, grazie mille per il tuo tempo e per averci raccontato così tante cose di te. 
Ti auguro un grande in bocca al lupo per il tuo futuro!
 
Ci vediamo presto in Torrefazione! 

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Gli uomini di Caffè Ernani: Cristian https://www.caffeernani.com/chi-siamo/gli-uomini-di-caffe-ernani-cristian/ https://www.caffeernani.com/chi-siamo/gli-uomini-di-caffe-ernani-cristian/#respond Thu, 27 Jul 2023 07:57:14 +0000 https://www.caffeernani.com/?p=28692 Ciao Cristian! Prima di tutto grazie per avermi dedicato tempo per l’intervista. Sei entrato nel team a febbraio 2023. In questi mesi hai avuto modo di ambientarti, conoscere e farti conoscere da colleghi e clienti.  Ora ti chiedo a freddo: quali sono le tue prime impressioni?  Le primissime impressioni sinceramente sono state un po’ negative: […]

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Ciao Cristian! Prima di tutto grazie per avermi dedicato tempo per l’intervista.
Sei entrato nel team a febbraio 2023. In questi mesi hai avuto modo di ambientarti, conoscere e farti conoscere da colleghi e clienti. 
Ora ti chiedo a freddo: quali sono le tue prime impressioni? 


Le primissime impressioni sinceramente sono state un po’ negative: il team era distaccato e le relazioni interpersonali fredde, oltre ad un nervosismo generale, che durante le ore di lavoro è normale, ma a volte eccessivo. 


La cosa che però mi ha sorpreso è che a distanza di due mesi tutto è cambiato! 


Ci siamo uniti, ho scoperto una professionalità mai vista prima ed una conoscenza del proprio lavoro così esaustiva a tal punto che un po’ mi intimidiva. 


Ad oggi questa professionalità sul prodotto e verso il cliente è ciò che più mi ha fatto crescere. Ho cercato di assorbire ogni singola informazione per farne tesoro. 


Alcuni nuovi sono ancora in formazione, ma nessuno si è mai tirato indietro per migliorarsi! 

 

Ne sono felicissima. La ricerca e l’inserimento del personale non è mai semplice, ma sentire che ce l’abbiamo fatta è una grande gioia e un grande merito anche per Fabio, il Bar manager, che l’ha realizzato. 

Tornando a noi, è il tuo primo lavoro in caffetteria? 


No, ho sempre lavorato in caffetteria. 


Ho iniziato ad approcciarmi al mondo dell’hospitality fin da piccolo, per questo ho scelto l’Istituto Alberghiero Carlo Porta a Milano. 


Inizialmente volevo lavorare dietro le quinte, in cucina. Iniziata la scuola e soprattutto il mondo di Sala e Bar ho scoperto la caffetteria, la quale mi ha subito catturato. 


Il contatto con il pubblico, il mondo caffè e della mixology erano diventati i miei nuovi obiettivi. 


Finita la scuola alberghiera ho fatto diversi stage e catering, ricoprendo tutti i ruoli possibili, fino al mio primo contratto serio presso il bar di un brand davvero molto importante. 


Qui ho imparato a mettere da parte l’insicurezza, tirando fuori il carattere. 

Non era infatti un bellissimo ambiente ed il nonnismo era dilagante, ma allo stesso tempo mi ha dato l’occasione di crescere e capire come comunicare al meglio con tutti, pensando al bene del locale e del team. 


Poi mi sono spostato all’aeroporto di Linate, dove invece ho imparato a lavorare a ritmi elevatissimi, gestendo una grossa mole di stress ed il nervosismo di alcuni clienti. 

Qui ho anche avuto l’occasione di essere il formatore di un gruppo di ragazzi che sarebbero andati a lavorare in un nuovo punto vendita della catena. 

La reputo quindi anche questa una grande conquista ed esperienza professionale. 


Infine ho lavorato per altri 5 anni in via Foppa a Milano, dove ho capito come gestire e non gestire determinate situazioni. 

Qui sono entrato per la prima volta a stretto contatto con il mondo serale e dei cocktail, che spero di approfondire ulteriormente nei prossimi anni. 

 

Ok, di lavori ne hai fatti tanti, così come esperienze. Penso che ormai il mondo dell’ospitalità non abbia più segreti per te. Sei una sorta di figura poliedrica! 
Complimenti quindi per tutto il tuo bagaglio esperienziale! 


Facendo invece un passo indietro, raccontaci come sei arrivato qui da Caffè Ernani.


In realtà un po’ per caso. Mi spiego meglio: stavo cercando un nuovo posto di lavoro che mi desse l’opportunità di crescere personalmente e professionalmente, oltre a passare da un contratto part-time a uno full-time. Inoltre già sapevo che volevo lavorare nella caffetteria diurna. 

Grazie ad un passa parola sono venuto a sapere che stavate assumendo un nuovo barista. 


Voi eravate esattamente ciò che io stavo cercando e io mi reputavo all’altezza delle vostre esigenze. Eccomi quindi arrivato qui! 


Dopo tutto sono ancora giovane e potevo rischiare nel cambiare lavoro e voi mi avete dato l’opportunità di arricchire e approfondire la mia conoscenza sul prodotto che trattiamo. 

 

Sono felice di sentire tutto questo, ogni tanto il caso ci porta figure come la tua estremamente preparate e appassionate di questo lavoro. 
Non bisogna mai lasciarsele scappare! 

Qualsiasi cosa vorrai imparare e approfondire sai bene che noi siamo qui proprio per questo e ci può fare solo che piacere ricevere domande da chi vuole rendere questo lavoro grande! 

Arrivati qua, ti chiedo se hai un obiettivo per il futuro? 


Il mio obiettivo ancora non è ben definito, ma in generale sono consapevole che voglio crescere ancora tanto nel ruolo di barista.

Poi negli anni vorrei costruirmi una posizione lavorativa che mi permettesse anche di staccare in alcuni momenti dal lavoro strettamente “da banco” e iniziare con un ruolo più manageriale.


Inoltre ho anche altre passioni e forse saranno proprio queste ad offrirmi un lavoro in futuro. 

Si vedrà! 

 

Mi hai anticipata, ti stavo proprio per chiedere quali hobby o passioni hai al di fuori della caffetteria.


Diciamo che in generale io sono un tuttofare, o meglio, una persona molto manuale. 


Una delle mie passioni più grandi infatti è quella di restaurare bici d’epoca. 

Lavoro su telai che vanno circa dagli anni venti del Novecento, fino agli anni sessanta. L’importante è che sia vintage e dalle linee interessanti, così da divertirmi io e avere anche maggiori entrate nella rivendita. 


Ho iniziato da ragazzino con i rottami che trovavo in giro. Mettendoci le mani, giorno dopo giorno, sono sempre migliorato, dal cablaggio, alla meccanica, passando per l’estetica. 

L’unica difficoltà consiste nei pezzi di ricambio, spesso introvabili o disponibili in aree lontanissime dalla mia. Per questo motivo a volte impiego anche tre anni per finire una bicicletta. 


Poi, nel tempo libero che mi rimane finito il turno, faccio arrampicata a Pero o in esterno, anche se più sporadicamente. 

Avevo cominciato con una mia amica un po’ per scherzo e man mano che miglioravo, mi appassionavo sempre di più. Con gli anni si è anche formato un bellissimo gruppo, diventando così sia una sfida fisica che un momento di socializzazione e ritrovo. 


Infine, ti dico l’ultima cosa poi andiamo avanti, ho fatto anche rugby. Questo lo consiglierei a chiunque perchè nulla ti forma come questo sport! 

Formi il carattere, impari ad assimilare e reagire alle sconfitte e ai colpi. Non è solo brutalmente fisico, ma è molto mentale. È proprio questo che determina vittorie e sconfitte. 

 

Penso che nessuno abbia così tante passioni e dedichi così tanto tempo ai propri hobby, quindi complimenti davvero. È bellissimo riuscire a dedicarsi anche a ciò che non riguarda il lavoro, con costanza e determinazione, mostrando sempre tenacia e forza. 
Spero che continuerai così sempre! 

Per concludere, e poi ti lascio al tuo lavoro, ti farei le solite domande di rito: 
  • Cosa ti piace di più di Ernani? 
  • Cosa invece cambieresti?
  • Quale obiettivo hai? 
 

Come già detto, ciò che più mi piace è il rapporto con i colleghi: si ride, si scherza, c’è una buona comunicazione, siamo sempre sulla stessa onda, c’è supporto, approvazione, stimolo… insomma davvero un rapporto ottimo, non scontato e non facile da trovare in altri luoghi di lavoro. 


Quello che mi piacerebbe però cambiare, anche se molto complicato, è la metratura del locale o il potersi spostare in un altro posto più grande. Questo ci darebbe modo quindi di comunicare di più con il cliente, approfondendo determinati discorsi o curiosità, oltre a offrire più prodotti o diversi metodi di estrazioni. 


Infine, all’interno di Ernani, mi piacerebbe ottenere maggiori responsabilità a livello manageriale e se possibile iniziare un progetto formativo con te, Martina, per diventare io stesso il formatore del locale. 

 

Prendo subito questa tua richiesta come accettata! Non so descrivere il piacere che provo quando le persone mi dicono anche solo “voglio saperne di più”, questo mostra la tua non superficialità ed il desiderio di porti domande per migliorare. 

Che dire Cristian, grazie mille per il tuo tempo e per averci raccontato così tante cose di te. 
Ti auguro un grande in bocca al lupo per il tuo futuro!
 

Ci vediamo presto in Torrefazione! 

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Cosa pensano di noi i clienti della Torrefazione Ernani a Milano? https://www.caffeernani.com/la-torrefazione-a-milano/cosa-pensano-di-noi-i-clienti-della-torrefazione-ernani-a-milano/ https://www.caffeernani.com/la-torrefazione-a-milano/cosa-pensano-di-noi-i-clienti-della-torrefazione-ernani-a-milano/#respond Thu, 20 Jul 2023 09:33:16 +0000 https://www.caffeernani.com/?p=28651 Oggi ti propongo un articolo un po’ diverso dal solito.  Se ci segui infatti sai bene che di solito scrivo molto sul mondo del caffè, per cercare di passarti alcune delle informazioni che reputo più importanti e curiose a seguito dei lunghi studi fatti nel settore.  Amando il caffè alla follia, il mio desiderio è […]

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Oggi ti propongo un articolo un po’ diverso dal solito. 


Se ci segui infatti sai bene che di solito scrivo molto sul mondo del caffè, per cercare di passarti alcune delle informazioni che reputo più importanti e curiose a seguito dei lunghi studi fatti nel settore. 


Amando il caffè alla follia, il mio desiderio è proprio quello di farti scoprire come prepararlo nel modo corretto, come imparare a selezionare il caffè giusto per i propri gusti, come riconoscere le bugie che alcune persone del settore ci rifilano solo per vendere un pacchettino in più. 


Insieme quindi sfatiamo miti e divulghiamo la cultura del buon caffè! 
Mi sembra però doveroso fare un articolo dedicato al team della Torrefazione Ernani a Milano, Corso Buenos Aires, 20. 


Sono loro infatti, Fabio, Andrea, Monia, Francesca, Davide, Cristian, Stephanie e Mark a rappresentare l’azienda fisicamente, sono loro che i nostri clienti hanno il piacere di incontrare ogni giorno, a loro vengono poste le domande sul servizio e sui caffè Ernani. 


Insomma loro rappresentano Caffè Ernani nella caffetteria, ricoprendo così un ruolo fondamentale. 


Studiano, si informano e si aggiornano per essere certi di rispondere ad ogni vostra domanda o dubbio e soprattutto per offrirvi il miglior caffè possibile.

E tutto questo con un sorriso stampato in volto!


Questo articolo è per ringraziarli e per mostrare tutto il loro impegno, ricompensato dalla gratitudine dei clienti di Milano. 


Nel mentre avremo anche modo di conoscere qualche servizio e prodotto che troverai in Torrefazione Ernani. 

 

Ecco quindi alcune delle recensioni più rappresentative 

E queste sono solo un piccolo esempio delle vostre recensioni che sempre apprezziamo e che non manchiamo di rispondere! 

Detto ciò vorrei sottolineare alcuni degli argomenti più apprezzati dai nostri clienti. 

 

Ciò che i clienti apprezzano di più


Sicuramente, citata più volte, è la storicità del nostro locale, inaugurato ben nel 1909. L’arredamento è in linea con la migliore tradizione italiana e ci permette di fare un tuffo nel passato ad ogni ingresso. 


Nonostante le sue ridotte dimensioni, tipico dell’epoca, è possibile sedersi e rilassarsi nel dehor esterno. 


All’interno del locale i ragazzi sono dei veri padroni di casa, impeccabili. 


Nelle recensioni è infatti frequente leggere queste parole: 

  • “personale super”
  • “estremamente cortesi e disponibili a soddisfare le esigenze dei più capricciosi ed esigenti”
  • “Andrea top”
  • “simpatia”
  • “professionalità delle bariste e dei baristi”
  • “pulizia”
  • “sono davvero fantastici”
  • “personale gentilissimo, sorridente e accogliente”. 


Ma ciò che più ho apprezzato è stato questo complimento: 

“non è il solito impersonale bar milanese di fretta e senza guardarti in faccia.”


Mi ha fatto capire che ce l’abbiamo fatta! Siamo riusciti a portare un sorriso nella giornata di qualcuno, siamo riusciti ad essere accoglienti e ospitali, siamo riusciti a far trasparire la nostra passione. 

Tutto lo sforzo fatto da Ernani e prima di tutti dal team di baristi è servito a raggiungere lo scopo e voi ci ripagate di tutto! 


Questo mi fa apprezzare tantissimo anche i nostri clienti, che sono in grado di notare ed apprezzare anche i più piccoli gesti, che però fanno davvero la differenza per quanto riguarda un buon servizio! 


Le altre caratteristiche che hanno poi notato sono ad esempio la vasta scelta di prodotti disponibili all’acquisto, partendo dalle diverse miscele e monorigine offerte al banco in espresso, ben 5 diversi caffè, fino a quelle acquistabili sfuse per casa, in ben 12 diverse varianti. 


E per la scelta di questi basta lasciarsi consigliare dal personale, preparato e formato per spiegarvi ogni caratteristica e mostrarvi le differenze! 


Ci sono poi innumerevoli cioccolatini selezionati solo delle migliori qualità, tè sfusi o in bustine, mieli, marmellate e oggettistica per preparare, bere o perfezionare il caffè preparato a casa, come moke, tazze, mug, infusiere, french press, clever e molto altro ancora. 


Ogni prodotto alimentare trovato all’interno della Torrefazione è rigorosamente Made in Italy, prodotto con tecniche artigianali e con materie prime pregiate e selezionate. 


E tutto questo offerto, citando un cliente, con “prezzi buoni”, onesti e spesso anche al di sotto dei prezzi della zona!

E ancora una volta lavoriamo sodo proprio per offrire la massima qualità possibile, dando l’opportunità di sperimentarla e toccarla con mano a chiunque! 

 

Quindi concludo con un enorme grazie! 


E se vuoi conoscere meglio i baristi ti lascio qui alcune delle loro interviste. 

Fabio 

Store Manager 

Monia 

Assistant Manager 

Andrea 

Macchinista 
Davide, barista della Torrefazione Ernani a Milano, dietro al banco con la divisa: camicia bianca e grembiule marrone Ernani

Davide 

Barista 

A breve arriveranno le interviste di Francesca, Cristian, Stephannie e Mark! 

 

Ti aspettiamo presto in Torrefazione Ernani!

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Evento degustazione dell’espresso in Torrefazione: resoconto https://www.caffeernani.com/la-torrefazione-a-milano/evento-degustazione-dellespresso-in-torrefazione-resoconto/ https://www.caffeernani.com/la-torrefazione-a-milano/evento-degustazione-dellespresso-in-torrefazione-resoconto/#respond Thu, 20 Apr 2023 07:42:04 +0000 https://www.caffeernani.com/?p=27894 Venerdì 14 aprile abbiamo tenuto il primo evento live alla Torrefazione Ernani a Milano!  Come è andata? Cosa abbiamo fatto? Ci saranno altre serate?  Queste sono le due domande che più avete posto, sia dai corsisti, sia da parte di tutti coloro che avrebbero voluto esserci ma non ci sono riusciti per questa prima serata!  […]

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Venerdì 14 aprile abbiamo tenuto il primo evento live alla Torrefazione Ernani a Milano! 


Come è andata? Cosa abbiamo fatto? Ci saranno altre serate? 


Queste sono le due domande che più avete posto, sia dai corsisti, sia da parte di tutti coloro che avrebbero voluto esserci ma non ci sono riusciti per questa prima serata! 


Rispondiamo insieme! 

 

Ecco cosa abbiamo fatto

Il primo evento in caffetteria aveva come tema la Degustazione dell’Espresso. 

Abbiamo iniziato con un po’ di teoria… come si può capire cosa stiamo bevendo e le sue caratteristiche senza conoscere la materia prima, la sua struttura e ciò che dona alla tazzina? 


Quindi abbiamo fatto chiarezza su cos’è il caffè e dove cresce, le differenze delle due specie principali, ossia arabica e robusta, i metodi di raccolta e lavorazione, passando poi alla tostatura per arrivare a definire l’espresso. 


Insomma un riassunto di tutto quello che riguarda il caffè, orientato soprattutto a capire la natura stessa dell’espresso. 


Una volta definito il mondo in cui ci stavamo immergendo, scoprendo le sue bellezze e immensità, siamo finalmente passati alla parte pratica. 

Sicuramente in questa fase ci siamo divertiti di più, toccando con mano e mettendo in pratica tutto ciò di cui avevamo parlato precedentemente. 


La degustazione prevedeva l’assaggio di quattro differenti espressi: 
  • Un monorigine arabica d’altura lavato. Abbiamo selezionato il Sidamo Etiope di Caffè Ernani per l’occasione, per comprendere a pieno il termine acidità e quindi il gusto fresco e delicato di un caffè spiccatamente acido, fissando nella nostra testa un punto di paragone sul primo gusto analizzato. 
  • Poi siamo passati ad una miscela 100% arabica, ossia il Blue Diamond, con al suo interno caffè lavati, semi-lavati e naturali, per capire anche un altro possibile gusto dei caffè arabica, con note più rotonde, avvolgenti e soprattutto dolci. I corsisti hanno immediatamente notato le differenze e sottolineato il diverso profilo gustativo. 

Dopo aver fissato il metro di paragone per l’intensità aromatica, dolcezza e acidità, siamo passati ad una differente miscela. 

  • L’Allegro, una miscela con una piccola percentuale di Robusta, per blendare questa grandissima intensità aromatica appena assaggiata, con una punta di amarezza e corposità in più. Qui i gusti personali e la comprensione degli stessi iniziavano a definirsi in modo sempre più preciso e consapevole! 
  • Infine abbiamo analizzato il Vivace, una miscela composta per la maggior parte da Robusta, così da togliersi anche l’ultimo dubbio e fissare anche il metro di paragone per il gusto amaro! 

Tutto questo è stato affrontato come dei veri esperti! 


Durante una degustazione bisogna infatti cercare di essere il più oggettivi possibile e lasciare i giudizi come “mi piace” e “non mi piace” da parte, per concentrarsi invece su pareri come “questo caffè ha delle note positive” o “questo caffè ha dei difetti o note negative”. 


Come è possibile riuscirci? 

Utilizzando le schede assaggio, concentrandosi quindi su una voce alla volta, controllando prima la crema e la sua persistenza, spostandosi poi sull’olfatto, seguito dal gusto e dalla corposità. Infine si indagano le sensazioni dopo l’assaggio. 

Foto di una scheda d'assaggio: L'Espresso Tasting Report Card, per poter degustare un caffè in modo professionale preciso e ugualmente in tutto il mondo.

Pensate che per fare tutto questo bisogna essere dei professionisti? 

No, basta essere guidati! 

 

Ecco com’è andata! 

I corsisti sono tutte persone che non avevano mai sentito parlare di caffè in questi termini, sono semplicemente amanti del caffè espresso e volevano scoprire qualcosa di più. 

Loro stessi durante la spiegazione mi guardavano con occhi spalancati e anche un po’ intimoriti, convinti che mai avrebbero sentito tutte queste differenze e sfumature in una tazzina di caffè. 


Per loro sorpresa, non è stato così! 

Una volta passati all’assaggio si sono meravigliati di quanto in realtà un caffè possa cambiare, di quanti aromi differenti possa avere e soprattutto che loro stessi li riconoscevano senza neanche il mio aiuto! 


Perché quando diciamo che il caffè non è tutto uguale e che anche solo i nostri stessi Caffè Ernani sono tutti ben definiti e differenti tra di loro, ne siamo assolutamente sicuri! 


Il problema nel quotidiano è che nei bar spesso non troviamo caffè di qualità e quindi sono fondamentalmente solo amari, o peggio, sanno di bruciato. Oppure non prestiamo la giusta attenzione e lo buttiamo giù come una medicina in pochi secondi. 


Quando invece ci soffermiamo anche solo per 10 secondi riusciamo a percepire l’anima di un espresso! 


Quindi mi ritengo felice e soprattutto fortunata di essere riuscita a interagire con persone così curiose e attente, che si sono messe in gioco fino alla fine e che hanno sfruttato al massimo questa nuova esperienza. 


Erano visibilmente entusiasti con una grandissima voglia di continuare, crescere e imparare ancora, non solo sull’espresso, ma su tutto il mondo in generale. 

 

Ci saranno altre serate? 

Vedendo questo loro entusiasmo non posso che affermare che sì, ci saranno altre serate in Torrefazione Ernani a Milano, dedicate all’espresso, alla moka e al caffè filtro, dall’estrazione fino alla degustazione. 


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È ufficialmente arrivato il primo evento live alla Torrefazione Ernani a Milano: 

La Degustazione dell’espresso. 


Ce lo avete chiesto in molti, soprattutti i nostri clienti più affezionati della caffetteria, ed eccoci qui pronti per iniziare una serie di eventi esclusivi! 


Questo progetto infatti non si concluderà con la prima serata che a breve vi presenterò, ma proseguirà fino a giugno con appuntamenti mensili! 

Ogni serata avrà un tema specifico per approfondire i diversi aspetti del mondo del caffè e creare spunti di riflessione e curiosità, oltre che ovviamente una sana dose di divertimento e anche di caffeina! 


Ma iniziamo con ordine. 

 

Degustazione dell’espresso 


La prima serata sarà proprio quella dedicata alla degustazione ed all’assaggio professionale di uno dei metodi di estrazione del caffè più amato da noi italiani: l’espresso. 

Due tazzie Ernani di porcellana, mentre stanno raccogliendo il caffè estratto dalla macchina da Espresso.
Quando?

Si svolgerà Venerdì 14 aprile, dalle 20.00 alle 22.30. 

Avremo quindi circa due ore e mezza da trascorrere insieme, cercando di scoprire qualcosa di nuovo sui gusti che “un caffè” può avere! 

Dove?

Presso la Torrefazione Ernani a Milano, Corso Buenos Aires, 20. 

 

Corso Buenos Aires, 20, Milano

 
 

 

Cosa faremo?

La serata sarà suddivisa in 2 parti:

  • La prima parte è quella teorica, la quale occuperà circa 30 minuti. In questa fase cercherò di darvi tutti gli strumenti utili per comprendere l’anima, il gusto, il profilo aromatico, il corpo e la struttura di un espresso. Non sarebbe infatti possibile riconoscere e comprendere tutte le sue sfumature senza dei punti di riferimento che vi fornirò io! 
  • La seconda parte invece è quella pratica, ossia la più divertente. Qui avrete la possibilità di assaggiare quattro differenti caffè: un monorigine arabica lavato ed un monorigine arabica naturale, poi una miscela con una maggiore percentuale di arabica ed infine una miscela 100% robusta. Davanti a voi avrete la scheda tecnica di assaggio, una sorta di carta d’Identità del caffè, che dovrete compilare man mano che la degustazione procede. 

Ora so già che siete preoccupati per la compilazione, ma non devete perché vi guiderò io in ogni singolo passo. 

Questa serata è stata creata apposta che chiunque avesse voglia di scoprire qualcosa in più sul caffè, non solo per i già grandi conoscitori! 

Non ci sono esami e non ci sono risposte giuste o sbagliate, c’è solo la voglia di scoprire questa incredibile bevanda che consumiamo quotidianamente e condividere il piacere di un buon caffè! 

foto ai quattro diversi macinacaffè presenti in Torrefazione Ernani a Milano
Posti disponibili?

I posti disponibili sono solo 16. 

Se vuoi partecipare da solo o con amici o compagna ti consiglio quindi ti prenotarti subito! 

Come prenotarsi?

È molto semplice prenotare il proprio posto: basta recarsi in Torrefazione Ernani a Milano e richiedere la prevendita. 

Le prevendite sono infatti numerate e finite quelle non ci sarà la possibilità di crearne altre. 

Quanto costa?

La serata ha un costo davvero contenuto, pensato proprio per dare la possibilità a tutti i curiosi di partecipare. 

Queste Masterclass infatti arrivano a costare anche centinaia di euro, ma noi di Ernani vogliamo più avere l’opportunità di incontrarvi e farvi assaggiare qualcosa di diverso più che racimolare più soldi possibili. 


Il prezzo è quindi di € 22,00! 


Può essere anche un’ottima idea regalo per portare fuori il tuo lui o la tua lei per una serata diversa dal solito! 
Come posso pagare?

Puoi pagare con qualsiasi metodo, dai contanti alla carta, fino a Satispay, direttamente in Torrefazione. 

E puoi scegliere due tipologie di pagamento: 

  • Pagare € 10,00 subito all’acquisto della prevendita e la restante parte di € 12,00 durante la serata; 
  • Oppure pagare tutto in una rata unica all’acquisto della prevendita con importo di € 22,00 e non dover pensare più a nulla se non goderti la degustazione! 
Cosa è compreso nel prezzo?

Nel prezzo è compresa ovviamente l’esperienza, quindi la degustazione di quattro espressi, insieme ad un esperto macchinista che preparerà il caffè alla perfezione e ad un trainer che vi guiderà in ogni passo della serata. 


Oltre a questo però è compresa l’acqua, del cibo secco da sgranocchiare tra un caffè e l’altro e dei gadget a marchio Ernani. 

Sono sicura che ti innamorerai di questo modo di bere il caffè e non potrai più farne a meno! 

Come lo so? Perché è quello che è successo a me e perché è quello che mi ha spinta ad organizzare tutto questo! 

 

Ti aspetto in Torrefazione Ernani a Milano per prenotare il tuo posto! 

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Ciao Amine! Prima di tutto grazie per avermi dedicato tempo per l’intervista nel tuo giorno di riposo.

Sei entrato nel team a novembre 2022. In questi mesi hai avuto modo di ambientarti, conoscere e farti conoscere da colleghi e clienti. 
Ora ti chiedo a freddo: quali sono le tue prime impressioni? 


“Impegnativo”. 

Con questa parola ho riassunto tutto! 

Per spiegarmi meglio però dico che non mi aspettavo che questo lavoro fosse così. Ho già fatto il barista in altre città e locali, ma mai con questi ritmi così frenetici e soprattutto con il rispetto della qualità in ogni sua parte, come qui in Torrefazione. 


Ma in realtà tutto questo mi piace! 

Il dovermi impegnare così tanto, il dover crescere e apprendere è stimolante. Mi sono trovato davanti ad una sfida tutta nuova e non vedo l’ora di vedere cos’altro mi aspetta! 


Poi il rapporto con il cliente è molto bello e affascinante, nelle sue declinazioni migliori come in quelle peggiori, ossia quando provano a farti impazzire. 

È divertente vedere come il mio comportamento dietro al banco modifichi anche il loro, capendo infatti che il sorriso e l’indifferenza (buona) siano le armi migliori che io possieda. 

Cerco infine di concentrarmi sempre sui commenti positivi, che ti stimolano e ti fanno crescere, e non ascoltare troppo quelli negativi, dettati dal nervosismo e dallo stress del cliente. 


E in ultimo il team non è da meno: lavoriamo molto bene insieme e sono contento di farne parte. 

 

Il tuo spirito mi piace tantissimo! Penso che sia il modo migliore per affrontare questo lavoro. Il sorriso è veramente un’arma, può svoltarti l’andamento della giornata e svoltarla anche ai clienti, non solo per il loro benessere, ma per il tuo, che dovrai affrontare sempre meno lamentele e lavorare con persone educate e gentili. Quindi complimenti!  

Hai detto che hai già fatto questo lavoro, quindi come mai non te lo aspettavi così? 


In realtà mi sono prima diplomato all’Istituto di elettrotecnica e meccanica, iniziando poi la mia carriera professionale come meccanico e gommista per circa 4 anni. 

Il lavoro non mi dispiaceva ma il problema principale era il contratto o meglio l’assenza del contratto… Non avere stabilità e sicurezza sul futuro mi ha spinto a cambiare strada. 


All’epoca abitavo ancora in Sicilia in provincia di Messina. 


Iniziai quindi a lavorare nel settore della ristorazione, anche se in modo molto diverso. Per questo dico che non me lo aspettavo così il lavoro da barista. 

In Sicilia il lavoro è stagionale da maggio a settembre, quindi anche i contratti sono diversi. 

Poi, a meno che non si lavori in una città prettamente turistica il mese di agosto, il lavoro ha ritmi molto meno frenetici, più calmi e rilassati, senza alcuna fretta, né da parte del cliente né da parte di noi lavoratori. 


Infine giù non ero un vero e proprio barista, in quanto i ruoli erano meno definiti: si stava un po’ al banco, un po’ in cassa, un po’ in sala e un po’ in cucina… insomma dove c’era bisogno stavi. 


Qua a Milano è tutta un’altra storia! 
Ma è bello! 
Mi piace ricevere tutti questi stimoli sfidanti e non vedo l’ora di crescere ancora di più! 
 
E ancora una volta complimenti per il tuo spirito e per come prendi la vita ed il lavoro. Considerare questi ritmi serrati come stimoli e sfide ti permette di affrontare la giornata con energia positiva. Questo ti gioverà tantissimo sul lungo periodo e soprattutto ti porterà in alto e lontano! 

Ma facendo un passo indietro, raccontaci come sei arrivato qui? 


Ho deciso di trasferirmi a Milano perché, purtroppo, per quanto mi piaccia, in Sicilia non c’è futuro in ambito lavorativo, anche e soprattutto a livello contrattuale. La stabilità e le sicurezze sono poche e la maggior parte dei posti il contratto non te lo fa proprio. 

 

Con l’aiuto di un’amica di mio fratello che mi ha ospitato per qualche mese sono riuscito a salire e ora ho trovato casa e vivo da solo. 


Nel mentre ho passato il primo mese a studiare la città e lasciare curricula ovunque. Un giorno venni a fare colazione in Torrefazione, vidi il cartello della ricerca personale e la cosa mi incuriosì, ma ero anche sicuro che stavate cercando solo persone formate e con esperienza, vista la fama del posto. 


Dopo una settimana però presi coraggio e lasciai anche qui il mio CV. Il giorno dopo per mia grande sorpresa Fabio mi contattò subito ed eccomi qua! 


Mi piace infatti che siate voi a formare il personale, dando l’opportunità a chiunque di crescere e diventare un vero professionista! 

Mi sento fortunato a lavorare qua. 

 

E io sono emozionata per le tue parole. Tendo sempre a vedere i difetti del mio lavoro e del lavoro dell’amministrazione in generale, essendo io una perfezionista. Sentire però che i nostri dipendenti si ritengono fortunati di lavorare in Torrefazione mi fa venire gli occhi lucidi e non sto esagerando!

Arrivati qua ti chiedo quindi se hai un obiettivo o dei piani per il futuro? 


Certo, ognuno di noi penso abbia un obiettivo per la propria vita.

Il mio è quello di continuare a crescere con voi, approfondire sempre di più il mondo del caffè e diventare un vero professionista. 


E sinceramente ammiro e prendo spunto tantissimo da Luca, il nostro capo!

Lui ha cambiato vita, passando da elettricista al settore del caffè e in una piccola parte mi ci rivedo. Non deve essere stato facile per lui, ma ce l’ha fatta e anche egregiamente. 

Questo voglio che mi sia di lezione per il mio futuro.  

 

Dalle tue parole si sente la tua bontà d’animo e il tuo grande cuore. Lasci trasparire dalla tua voce ammirazione e mai invidia, comprensione e mai giudizio. Sei un ragazzo molto motivato e ispirato e per questo ti ammiro io! 

Oltre al lavoro però immagino che tu abbia anche altri impegni, hobby e/o passioni. Quali?


Grazie Martina per quello che mi hai detto, lo apprezzo. 


Tornando a noi però una delle mie più grandi passioni è l’equitazione. Amo andare in mezzo ai boschi a cavallo, a contatto con la natura e con questo bellissimo animale. 

Questo amore mi è stato trasmesso da mio nonno che da piccolo mi portava sempre in giro in mezzo ai boschi. Mi sentivo libero, in pace e in completa sintonia con ciò che mi circondava. 

 

Ogni tanto vorrei di nuovo fare qualche passeggiata, ma a Milano è un po’ complicato. Sono certo che però appena mi ambienterò un po’ di più cercherò dei maneggi verso la periferia. 


Poi considera che il cavallo per noi Arabi è un simbolo davvero molto importante, sempre appartenuto alle nostre tribù, con una storia di simbiosi e aiuto con l’uomo centenaria, tanto da essere considerato un animale sacro. Per me è quindi davvero importante. 


Poi come altro hobby finché ero in Sicilia andavo a giocare a Paddle almeno una volta a settimana, anche questo punto a riprenderlo a breve! 

 

Anche in questo caso si sente la tua passione. Mi piace parlare con persone che trasmettono queste sensazioni, quindi davvero grazie per la chiacchierata! 
Per concludere, e poi ti lascio al tuo meritatissimo riposo, ti farei le solite domande di rito: 
  • Cosa ti piace di più di Ernani? 
  • Cosa invece cambieresti? 
  • Come mai hai scelto proprio Ernani? 
  • Quale obiettivo hai? 

Come tu sei stata schematica nelle domande, così ti risponderò anche io: 

  • Di Ernani sicuramente mi piace lo staff ed il sistema interno, ossia il fatto che non si finisce mai di imparare. Come infatti ho già detto la motivazione è continua.  
  • Cambierei invece solo una piccola organizzazione dello Staff, nel senso che definirei in modo più netto i ruoli di tutti noi così che la gerarchia e quindi le responsabilità siano meglio chiarite in modo inequivocabile. 
  • Ho scelto Ernani perchè come già detto mi sento onorato: mi ha fatto scoprire il caffè, bevanda che non ritenevo così interessante, oltre che un atto così rilevante a livello culturale. Poi avere l’opportunità di lavorare in un locale così importante della storia milanese sicuramente mi avrebbe lasciato qualcosa! 

Non ripeto invece ancora qual è il mio obiettivo in quanto ne abbiamo già parlato. 


Concludo però dicendo una cosa: “CREDO NEL CAMBIAMENTO!”. 

Dentro questa frase penso che ci sia tutto: fiducia nel cambiamento positivo delle persone e della vita. Ciò comporta anche il doversi impegnare per cambiare e migliorare, oltre al non aver paura del futuro, ma prendere tutto al meglio e vedere dove ti porta la vita. 


Questa è la mia filosofia!


Beh, che dire Amine, grazie mille per il tuo tempo e per averci raccontato così tante cose di te. E grazie anche per averci lasciato con questo tuo mantra, ne farò tesoro! 
Ti auguro un grande in bocca al lupo per il tuo futuro!
 
Ci vediamo presto in Torrefazione! 

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Gli uomini di Caffè Ernani: Davide https://www.caffeernani.com/chi-siamo/gli-uomini-di-caffe-ernani-davide-2/ https://www.caffeernani.com/chi-siamo/gli-uomini-di-caffe-ernani-davide-2/#respond Thu, 16 Feb 2023 09:42:06 +0000 https://www.caffeernani.com/?p=27446 Ciao Davide! Prima di tutto grazie per avermi dedicato tempo per l’intervista, tra un turno e l’altro. Sei entrato nel team ad ottobre 2022. In questi mesi hai avuto modo di ambientarti, conoscere e farti conoscere da colleghi e clienti.  Ora ti chiedo a freddo: quali sono le tue prime impressioni?  Ciao Marti, figurati grazie […]

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Ciao Davide! Prima di tutto grazie per avermi dedicato tempo per l’intervista, tra un turno e l’altro.

Sei entrato nel team ad ottobre 2022. In questi mesi hai avuto modo di ambientarti, conoscere e farti conoscere da colleghi e clienti. 
Ora ti chiedo a freddo: quali sono le tue prime impressioni? 


Ciao Marti, figurati grazie a te! Con l’intervista ora mi sento a tutti gli effetti parte del gruppo e questo mi piace! 

In generale infatti mi sono trovato bene con tutti fin da subito, ovviamente ho instaurato rapporti più intimi con le figure che sento più affini a me, ma nessuno mi ha mai fatto sentire escluso o a disagio. Per me questa è una caratteristica fondamentale per un ambiente lavorativo.

 

Oltre ad accogliermi poi mi hanno anche inserito e formato nella maniera corretta, continuando a spronarmi per crescere e migliorare. 


Stesso parere anche nei confronti dei clienti. Per il momento la reputo un’esperienza molto importante e soprattutto formativa, che mi porterò dietro per tutta la mia carriera. Per la prima volta mi sono dovuto mettere in gioco e avere a che fare con persone anche molto diverse da me sia per interessi, modi di fare, che per età. 


Stesso discorso vale anche nei confronti dei clienti. Per me questa è la prima volta e ora spero che non sia l’ultima! 

 

Questo, come hai detto, è il tuo primo lavoro… possiamo ora affermare che ti piace e che ti ha arricchito. Te l’aspettavi così? 


In realtà non avevo nessuna aspettativa, in quanto non sapevo fino in fondo cosa significasse lavorare, avere responsabilità, orari da rispettare, gestualità e nozioni da apprendere, gestire il rapporto con i colleghi, e così via. 

E soprattutto non ho neanche metri di paragone. 


Ma dopo questi primi cinque mesi posso affermare con sicurezza che questo lavoro mi piace, in particolar modo mi ha affascinato la scoperta del mondo del caffè!


Come tutti noi infatti bevevo caffè quotidianamente, ma mai mi sarei aspettato che potesse avere questa profondità. Lo reputo interessante, tanto da farmi venire la voglia di scoprire tutto il settore del Food&Beverage nel suo complesso.

 


Sì, come scritto in tantissimi articoli, lo capisco bene. Quando beviamo il semplice caffè in giro non ci accorgiamo di quanto sia in realtà complessa quella “semplice” tazzina. Quando però la scopri non riesci più a farne a meno! 

Ma facendo un passo indietro, raccontaci come sei arrivato qui? Ovvero, quale scuola hai frequentato, quali erano i tuoi obiettivi? 


Ho frequentato prima il Liceo Scientifico qui a Milano e successivamente mi sono iscritto alla facoltà di Economia alla Cattolica. 


In entrambi i casi non ho bellissimi ricordi. Infatti purtroppo gli ultimi due anni di superiori li ho frequentati nel periodo Covid, il quale ha stravolto completamente la scuola, dandoci poche occasioni di contatto, di crescita, di confronto e soprattutto di apprendimento. 


Alla Cattolica invece non mi sono trovato bene nell’ambiente e ho deciso così di fermarmi un attimo con gli studi, iniziare a lavorare e provare a capire meglio cosa volessi fare. 


Ad oggi sono contento di aver fatto questa scelta, perchè ho le idee più chiare e soprattutto ho un’idea più precisa dei miei gusti in ambito lavorativo. 

Per questo a breve mi iscriverò ad un corso accademico specialistico che mi porterà a raggiungere i miei obiettivi futuri. 


Nel frattempo tengo sempre stretto il mio sogno di aprire una StartUp giovane ed innovativa, probabilmente in questo settore appena scoperto! 

 

Te lo auguro con tutto il cuore! 
Mi sembri ora molto più sicuro di te e consapevole di quello che vuoi. Questa cosa mi fa davvero molto piacere! Mi sembra di rivivere i miei passi durante l’università, mentre esattamente come te a 19 anni ero entrata nel mio primo lavoro qui alla Torrefazione Ernani. 

Ora, parlando d’altro, quali sono i tuoi hobby e/o passioni?


Come passione al primo posto metto senza dubbio lo sport. 

Principalmente seguo il calcio, anche se lo sport che più ho praticato nella mia vita è stato il basket e tutt’oggi lo reputo quello più completo dal punto di vista fisico e mentale. 


Ho smesso di giocarci nel 2020 per scelte personali a seguito di un infortunio. Da qui ho iniziato ad allenarmi prima in palestra e poi a casa per rimanere in forma. 


Poi ovviamente da buon diciannovenne la maggior parte del mio tempo libero lo dedico alla mia ragazza e ai miei amici, cercando di stare più tempo possibile in giro per provare esperienze nuove. Mi piace questa indipendenza che sono riuscito a crearmi! 

 

E di nuovo ti capisco! Il primo lavoro, i primi stipendi, la prima vera sensazione di indipendenza non si scorda mai, ed è forse uno dei momenti più emozionanti di tutti. 

Tornando a noi, abbiamo quasi finito, mancano solo le ultime domande di rito: 
  • Cosa ti piace di più di Ernani? 
  • Cosa invece cambieresti? 
  • Come mai hai scelto proprio Ernani? 
  • Quale obiettivo hai? 

Ti risponderò in modo diretto perché ho già bene in mente tutto: 

  • Ciò che più mi piace di Ernani è senza dubbio il caffè. Sembra banale come risposta, ma non lo è. Come dicevo, grazie a questo incredibile prodotto che offriamo ho avuto modo di scoprire di più sul chicco tostato e ho capito che è tutto tranne che semplice e scontato. Ciò unito poi al fatto che secondo me abbiamo un rapporto qualità prezzo a dir poco impareggiabile, è stupefacente. Non esiste un prodotto simile a Milano e penso anche al di fuori di Milano. Credo veramente nel nostro caffè e nel nostro progetto.
  • Al contrario cambierei l’esterno del nostro locale. Secondo me non rende giustizia al servizio ed al prodotto che offriamo, oltre a non far percepire per niente il mondo che si apre all’interno.
  • La scelta verso Ernani è stata prima di comodo, nel senso che era interessante la vicinanza a casa, gli orari e il contratto. Poi dopo aver avuto il primo e secondo colloquio con Fabio, il Bar Manager, volevo lavorare in questo ambiente, che mi è sembrato fin da subito supportivo e coeso. Credo sia infatti fondamentale, soprattutto nella prima esperienza, poter lavorare in modo tranquillo e collaborativo. Infine ho scelto proprio Ernani perché la reputo una sfida, perché è una caffetteria diversa dai classici bar che si trovano ovunque, con ritmi più frenetici e serrati, oltre che la richiesta di una maggiore professionalità.
  • Infine il mio obiettivo, come già detto, è la ripresa degli studi per trovare il mio ruolo all’interno del settore Food&Beverage! 

Che dire Davide, grazie mille per il tuo tempo e per averci raccontato così tante cose di te. Sono sicura che avrai grandi successi nella vita! 
Ci vediamo presto in Torrefazione! 

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17 cose da evitare per non far arrabbiare un barista! https://www.caffeernani.com/la-torrefazione-a-milano/17-cose-da-evitare-per-non-far-arrabbiare-un-barista/ https://www.caffeernani.com/la-torrefazione-a-milano/17-cose-da-evitare-per-non-far-arrabbiare-un-barista/#respond Thu, 09 Feb 2023 08:52:27 +0000 https://www.caffeernani.com/?p=27389 Quante volte da clienti, e mi inserisco anch’io in prima persona, non ci rendiamo conto quando esageriamo nei confronti del barista che abbiamo di fronte?  Certo, non lo si fa mai con cattiveria, spesso non ce ne rendiamo nemmeno conto, e ci giustifichiamo con la frase “Il cliente ha sempre ragione”. Ma ne siamo davvero […]

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Quante volte da clienti, e mi inserisco anch’io in prima persona, non ci rendiamo conto quando esageriamo nei confronti del barista che abbiamo di fronte? 


Certo, non lo si fa mai con cattiveria, spesso non ce ne rendiamo nemmeno conto, e ci giustifichiamo con la frase “Il cliente ha sempre ragione”. Ma ne siamo davvero sicuri? 


Ecco un breve elenco, non esaustivo, di azioni “irritanti” per i nostri baristi! 

1. Parlare al telefono

Parlare al telefono mentre si fa l’ordine o si sta pagando è da maleducati.


Questi avventori parlano al telefono mentre ordinano, mentre bevono il caffè, mentre pagano, allungando così la coda. Il barista deve quasi supplicare per ottenere l’ordine corretto senza confusione dei nomi, interpretando un linguaggio dei segni improvvisato. 

Come non capire infatti dal labiale “un ginseng grande in tazza di vetro ben calda”?!

2. Dimenticare l’ordine 

Classica storia: un cliente ordina un cappuccino ben caldo, il barista lo prepara con tanto impegno, lo serve sul banco e guardando il cliente afferma “ecco il suo cappuccino”. 

Il cliente sovrappensiero o intento in chiacchiere non ascolta la prima chiamata del barista, così neanche la seconda e la terza. 


Quando finalmente si accorge che era quello che aveva ordinato, finalmente lo consuma e, non consapevole di quanto successo, dice “ma io l’avevo ordinato ben caldo”. 

Ecco che il barista quindi finge un sorriso forzato e dice “mi scusi, glielo rifaccio subito”. 


Caro cliente, sappi che te lo sta rifacendo solo per non iniziare una discussione, ma non sarebbe tenuto a farlo! 

3. Personalizzazione estrema

Va bene che ognuno ha i propri gusti, ed è anche giusto che si consumi ciò che più piace. Ma un conto è scegliere il proprio prodotto preferito, un altro è fare richieste infinite con una personalizzazione estrema. 


Esempio: “Un caffè doppio ristretto ma non troppo, in tazza grande bollente, meglio se in vetro, macchiato con l’avena, con poco latte e tanta crema, sotto il latte il cacao e sopra una spolverata di cannella”.

Solo perché facciamo tutte queste richieste non siamo persone raffinate con ottimi gusti… siamo più che altro il terrore dei banconisti! 

4. Il finto cappuccino 

Se ordini un macchiatone in tazza grande, e poi chiedi “ancora un po’ di latte” non ti sorprendere se dopo in cassa il barista applica il prezzo del cappuccino! 

5. Lamentarsi dei prezzi

In questo periodo ancora più di altri, i prezzi sono aumentati, ed il perché lo dovremmo già sapere…


Le affermazioni come “ma nell’altro bar costa dieci centesimi in meno” e “per fare un cioccolatino ci vogliono quattro centesimi, siete dei ladri se lo vendete a più di € 0,15” oppure “ora fai pagare anche il latte di soia? Dove andremo a finire!” e ancora “il servizio al tavolo è un furto”. 


Ogni caffetteria opera nel libero mercato ed è libera di decidere il proprio prezzo. Se dieci centesimi sono una spesa così insostenibile da far gridare al furto, allora basta decidere di non entrare più in quel determinato bar e andare in un altro, sperando poi che la qualità sia la medesima. 

6. Non capire il contesto 

Questa voce è riferita in particolar modo alle esperienze nella nostra Torrefazione a Milano. 

All’esterno del locale c’è una insegna di 7 metri con scritto “Torrefazione” e non appena entri capisci subito che siamo specializzati nel caffè, essendoci solo quello e poco altro, oltre alle esigue dimensioni. 


Ogni giorno entrano persone a chiedere: se facciamo la pizza, la pasticceria, il pranzo, estratti di frutta fresca, sigarette, pass per l’area C, biglietti per il parcheggio, valori bollati, gratta e vinci, gelato e così via. Purtroppo al momento non me ne vengono in mente altre. 


Domandare è lecito, verissimo, ma se entri e non vedi neanche un tavolino per sederti, un locale di venticinque metri quadri e due pareti intere ricoperte solo ed unicamente di caffè, secondo te facciamo gli spaghetti allo scoglio? 

7. Correggere l’ordine più e più volte

Può capitare a tutti di chiedere un caffè e poi pensare che si preferiva macchiato e avvisare il barista non è nulla di male. 


Ma iniziare con “Salve un caffè” e il barista lo prepara e lo serve. 

“No scusi lo volevo macchiato”, e lo macchia. 

“Mi potrebbe anche aggiungere una spolverata di cacao” ed ecco il cacao. 

“Mi darebbe anche il miele” eccoli qui. 

“Ah no mi spiace, lo volevo decaffeinato!” A questo punto il barista si che è nervoso! 

8. Schioccare le dita

Senza troppi giri di parole: NON FARLO MAI! 

Neanche il cane si chiama schioccando le dita! È una cosa davvero molto maleducata e irrispettosa. 

 

Allo stesso modo non chiamarlo “amico”, “coso”, “aho” o fischiando. 

9. Le comitive indecise 

Quando entrate in un bar in dieci persone mentre urlate e ridete, per favore almeno l’ordine fatelo uno alla volta senza parlarvi sopra. Altrimenti il barista non capisce niente e non sente neanche quello degli altri clienti presenti, prendendosi poi anche dei reclami perché non ha capito bene la richiesta! 

10. Un caffè per un ufficio

Capita che una persona chieda un semplice caffè, poi occupa un tavolino per un’ora, usa il wi-fi, chiede dei bicchieri d’acqua, ma dal rubinetto, chiede di caricare il cellulare, un accendino, un foglio ed una penna. 


Hai pagato un caffè non l’affitto di un ufficio! 

11. Ticchettare con la moneta

Questa cosa giuro che fa venire i nervi a fior di pelle. Se siete di fretta o solo nervosi, non picchiettate la moneta sul banco per tutta la durata del servizio, altrimenti lo diventa anche il barista! 

12. Lanciare i soldi 

Lanciare i soldi in cassa senza specificare per cosa si sta pagando e con fare arrogante, non ti rende un pezzo grosso, ma solo un maleducato. 

Il cassiere non si può inventare che cosa vuoi! 

13. Fare l’ordine scaglionato 

Ti siedi comodo al tavolino e ordini il tuo caffè. Quando il cameriere arriva con la tazzina chiedi un bicchier d’acqua e appena ritorna chiedi il posacenere e così via per quattro o cinque volte. Insomma pensa cosa vorresti e chiedi tutto subito.

14. Arrabbiarsi senza motivo 

A volte capita anche ai migliori di sbagliare un’ordinazione e servire la bevanda sbagliata al cliente. 

Niente panico, non bisogna arrabbiarsi, urlare e insultare… basta farlo presente e il barista immediatamente correggerà l’errore scusandosi! 

15. Usare le tazzine come cestini  

Le tazzine non sono pattumiere per le tue cartacce, gomme da masticare o mozziconi di sigaretta. Ci sono dei cestini appositi per quello! 

16. Non salutare e ringraziare 

Il barista ha piccole e semplici soddisfazioni e la sua più grande ricompensa è un bel “grazie” da parte del cliente. Entrare in un locale, salutare il personale, ringraziare e salutare ancora quando si esce, scioglie letteralmente il cuore dei baristi. 


Non costa niente fare un tale piccolo gesto! 

17. E la peggiore è: provarci con il/la barista

Non esiste nulla di peggio del classico viscido marpione che fa commenti e domande inappropriate alla barista. 

Il barista non è lì per essere toccato o essere messo a disagio. Il barista sta lavorando e ha una sua professionalità e dignità. Non è messo in vetrina a tuo uso e servizio, ma si sta guadagnando da vivere. Quindi lascia i tuoi commenti inappropriati e offensivi per te. 

Ricordo anche che quando si esagera o si è troppo oppressivi si parla di molestie! 

N.B. 

Lo ricordo ancora, questo è un articolo a sfondo ironico, ma che può farci riflettere su qualche atteggiamento. 

Per quanto sottovalutiamo il lavoro dietro al banco, non è una professione così semplice! 

Il bancone accoglie centinaia di persone ogni giorno, diventando una vera e propria rappresentazione dell’umana varietà, sia nelle sue caratteristiche migliori, che in quelle peggiori. 


I clienti possono essere educati e gentili, come nevrotici e arroganti. I “grazie” scarseggiano sempre di più, mentre la maleducazione è dilagante. 


Questi ragazzi, ragazze, uomini e donne si alzano tutti i giorni, sabati e domeniche comprese, prima dell’alba. Preparano di tutto punto il locale per accoglierti e offrirti un ottimo momento rigenerante. Sono in piedi tutto il giorno a subire le giornate no dei loro clienti e rispondendo sempre con un sorriso senza mai perdere la calma. 


Quando noi clienti siamo in giro nelle giornate di riposo, durante le festività, quando ci troviamo in famiglia, durante le nostre cene fuori, ecc. ecc. loro sono in servizio, sorridenti e carichi per una nuova giornata, consapevoli che il loro lavoro non viene riconosciuto “abbastanza all’altezza” di altri mestieri. Ma i baristi non si arrendono e usano come arma a loro favore un semplice sorriso, che migliora le giornate di tutti noi. 

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Come riconoscere un bravo barista?


Oggi mettiamo un po’ sotto torchio i nostri amati baristi, coloro che con tanta pazienza ed un grande sorriso ci accolgono ogni giorno, sempre pronti a offrire un ottimo caffè per una colazione speciale, una pausa pranzo rinvigorente o una merenda golosa. 

Instancabili, coraggiosi, pieni di energie e passione. 

Quindi sì: sarà un articolo che li metterà allo scoperto e farà uscire pregi e difetti, ma non per abbattere queste fortissime persone, ma per premiare maggiormente chi veramente se lo merita! 


Lo sappiamo tutti… i bar sono numerosissimi, presenti ad ogni singolo angolo di città e paese. 


Ma tutti sanno lavorare veramente bene? La risposta purtroppo è no. 


Ecco quindi una semplice guida a punti per riconoscere un bravo barista da uno non formato e non consapevole. Iniziamo così a premiare chi veramente se lo merita, chi mette conoscenza e passione in ogni singolo gesto, chi ha letteralmente passato 10 anni o più della propria vita a fare sacrifici per raggiungere lo scopo. 


Loro sono i veri e grandi baristi che rendono il nostro settore bello! 

1. Chiedi al barista cosa ti sta servendo

Questo esercizio è ottimo sia per il barista, che per noi! 


Se ci segui da un po’ sai che il caffè non è tutto uguale, anzi… esistono centinaia di varietà cresciute lungo tutta la cintura del caffè intorno al globo, con decine di processazioni, tostati poi da mani differenti ed estratti da altrettanti diversi operatori. 


Chiedere quindi quale caffè stai degustando, se è una miscela o un monorigine, come è stato tostato ed il successivo profilo aromatico ti permette di capire se colui che ti sta preparando la bevanda sa cosa sta trattando e quindi sa come la deve lavorare. 

Nel mentre avrai modo di approfondire un po’ di più il mondo del caffè e conoscere giorno dopo giorno sempre un nuovo tassello.


Iniziare a bere il caffè in questo modo è travolgente e ricorda un po’ l’esperienza che già molti di noi fanno con il vino! 


Sembra strano, ma vi posso garantire che pochissimi baristi conoscono anche solo la marca del caffè che utilizzano. 

Purtroppo, e lo dico con grande rammarico, loro stessi pensano che per fare un espresso basti schiacciare un tastino sulla macchina… non è così. 

2. Controlla se il barista segue tutti i passaggi corretti per la preparazione dell’espresso

Tra un caffè e l’altro, prima di iniziare a preparare quello appena ordinato, fa i seguenti passaggi? Vediamoli nel dettaglio:

  1. Fa scorrere un po’ d’acqua (purge) per pulire il gruppo erogatore e le doccette dai residui del macinato precedente?
  2. Pulisce con un pennellino o un panno asciutto il filtro, eliminando quindi il caffè esausto?
  3. Livella il macinato e pressa in modo omogeneo? Molto spesso infatti non viene livellato e di conseguenza si ha più macinato in una parte del filtro e meno dall’altro lato. Secondo te cosa succederà? L’acqua passerà solo dove trova meno resistenza e quindi meno caffè, rovinando l’estrazione che non sarà omogenea e con un gusto dispiacevole;
  4. Il caffè viene estratto in 6 secondi ed esce come se fosse una cascata? O al contrario lo serve in un minuto, facendo cadere solo una goccia alla volta in tazzina? Ecco nessuno dei due è corretto: il caffè dovrebbe uscire tra i 22 e 27 secondi, con un filo sottile e continuo! 

 

NB. Se il caffè esce in meno di 22 secondi si dice che è sotto-estratto, ossia che l’acqua, passando velocemente, non è riuscita ad estrarre tutto quello che doveva. La tazzina finale sarà quindi piatta, senza una grande complessità aromatica, scarica e anche astringente! 

Se invece il caffè esce oltre i 27 secondi, il caffè è sovra-estratto, quindi l’acqua non riuscendo a passare attraverso il macinato è rimasta troppo a contatto con lo stesso, estraendo più di quello che doveva estrarre, portando in tazza sentori di empireumatico (bruciato) ed una forte amarezza. 


Questi due errori dipendono dalla macinatura: se il caffè esce troppo velocemente, va stretta, se invece ci mette troppo tempo, va allargata. 

Se il barista non la sistema dopo essersi accorto che è sbagliato, vuol dire che non sa come si trova quella corretta. 

E la domanda ora sorge spontanea: come si fa a fare un buon espresso se neanche si conosce la macinatura?!


Tornando a noi: 

  1. Quando monta il latte per un macchiato o un cappuccino pulisce la lancia vapore prima e dopo? La spurga prima e dopo la montata del latte?
  2. Il cappuccino ha una crema vellutata, liscia, senza bolle e lucida? Oppure è ustionante, con latte cotto e pieno di bolle?

 

Se tutti questi passaggi sono corretti sei sicuro che sa come si deve lavorare, quindi ha avuto una formazione e conosce l’importanza di ogni passaggio: unico modo per far uscire un espresso al meglio, e onorare così anche tutto il delicato e impegnativo lavoro venuto prima. 

3. La postazione di lavoro è pulita e ordinata?

A volte lo notiamo, altre volte no, o per lo meno non tutto. 

  • La lancia vapore è pulita? 
  • La macchina è lucida o è ormai completamente incrostata in ogni sua parte?
  • I beccucci da cui esce il caffè sono puliti, o c’è ancora il residuo del caffè di 2 anni fa? 
  • Sono presenti spugne differenti per la macchina, per il banco, per le superfici di lavoro  e per la lancia vapore?
  • Il banco di lavoro è pulito o ci sono briciole, zucchero, macchie di caffè?
  • Le tazzine sono ben organizzate lungo il banco e fatte correttamente ruotare nelle lavatazze, o sono lasciate tutte sporche accantonate tra lavandino e banco lavoro? 
  • E ultimo, ma non per importanza, la figura professionale, quindi il nostro barista, è curato, è pulito, il grembiule è ben ordinato, così come tutta la divisa?

Questo fa parte della professionalità, sarebbe come avere un cuoco che non si pulisce le mani dopo essere andato in bagno o qualsiasi altra azione poco igienica. 

Ripeto: con questo articolo non voglio mettere in cattiva luce i baristi, che io ammiro e rispetto, avendo provato a stare nei loro panni per qualche anno. 
È infatti un lavoro che troppo spesso si sottovaluta: è pesante, stressante e richiede sacrifici. 
Certo tutto questo viene ripagato dalla passione e soprattutto dai riconoscimenti dei clienti. 


L’articolo ha lo scopo di imparare a distinguere chi ha studiato, imparato e poi applicato con grande maestria per offrire un servizio di eccellenza nel completo rispetto del cliente, da chi è si è trovato un po’ per caso a svolgere questo lavoro e non è interessato a dare del suo meglio oppure non sa come raggiungerlo. 

 

Dico quindi: Premiamo i primi!! 

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