Hai mai pensato a quanto lavoro c’è dietro ad una semplice tazzina di caffè?
Siamo abituati a pensare che il caffè sia un bene comune, che ci spetta per diritto. Siamo convinti che sia una bevanda molto semplice, senza alcuna complicazione e la diamo per scontata.
Il tutto perchè crediamo che il caffè sia una cosa di poco valore; alla fine costa solo un euro e ci vogliono si e no 30 secondi per berlo.
Ma è davvero così? Sei davvero convinto che sia corretto questo modo di vederlo?
Io no! Ero la prima anni fa a dare per scontato il caffè, la consideravo una piccola tazzina amara e nulla di più.
Ma non è così! Grazie al mio lavoro ho avuto modo di scoprire e toccare con mano una realtà incredibilmente grande, con dei numeri che non avrei mai neanche immaginato.
La filiera del caffè è veramente lunga: attraversa continenti, oceani, stati e culture completamente differenti fra loro.
Se ci pensi bene infatti non è possibile coltivare caffè in Italia e tutto quello che noi consumiamo arriva dai paesi della Coffee Belt, ossia tutti i paesi tra il Tropico del Cancro e del Capricorno.
Solo per citarne alcuni noi di Caffè Ernani acquistiamo caffè dal Brasile, Colombia, India, Tanzania, Costarica, Costa d’Avorio, Etiopia, Nicaragua e Congo.
Ogni tanto mi capita di soffermarmi a guardare la mia tazzina di espresso e penso “Qui dentro ci sono chicchi che arrivano da ben 5 stati e 3 continenti differenti! Questa tazzina ha fatto il giro del mondo!”
Inoltre ottenere un buon caffè non è né semplice né scontato e guai a chi pensa il contrario!
Come già detto, la filiera del caffè è molto lunga e ogni singolo tassello deve essere portato a termine nel migliore dei modi.
Devi sapere che il caffè nasce con una determinata qualità, data dalla varietà della pianta e dall’ambiente circostante. Tutti coloro che lavorano il caffè da quel momento in poi possono solo mantenere costante quella data qualità.
Al primo errore si abbassa di un gradino e non è più possibile rialzarla successivamente.
Detto ciò pensa a quante mani toccano il tuo caffè prima di arrivare a te: c’è il coltivatore, il raccoglitore, l’assaggiatore, l’importatore, il crudista, il tostatore, il grossista, il barista, il dettagliante e poi ci sei anche tu!
E queste sono solo alcune! A fianco ci sono molte altre figure come il consulente, il formatore, il sommelier, l’agronomo e moltissime altre ancora!
È un intero lavoro di coordinazione tra persone che neanche si sono mai viste, per riuscire ad offrirti una tazzina pressoché perfetta.
Ti faccio degli esempi molto semplici:
- Pensa all’agronomo: ha studiato un modo impeccabile per coltivare le sue piante e poi chi si occupa dell’asciugatura del caffè, prima di spedirlo, non lo smuove bene, facendo marcire i chicchi più sul fondo;
- Oppure mentre il caffè è in mare in fase di trasporto, viene stipato in container non perfettamente sigillati e prende così acqua a sale, rovinandosi in modo definitivo;
- Oppure arriva a noi tostatori in ottime condizioni, ma bastano 30 secondi in più di cottura o anche solo 2°C in più ed il caffè non viene esaltato al massimo;
- Ed infine pensa quanto è terribile se tutte le fasi sono state eseguite in modo impeccabile per arrivare al barista, che ha il compito di estrarlo, ma sbaglia la macinatura, rendendolo o troppo amaro e bruciato, oppure acquoso e piatto.
Se ti interessa quest’ultimo argomento ti consiglio un altro articolo: QUANTO È IMPORTANTE LA MACINATURA DEI CHICCHI DI CAFFÈ?
In questo modo il lavoro di mesi e mesi viene rovinato in un solo secondo.
Infine ti lascio anche un paio di dati per farti capire ancora meglio la grandezza di questo settore:
- Il caffè è la materia prima più trattata al mondo dopo il petrolio;
- Ed è la bevanda più bevuta al mondo dopo l’acqua.