Conosci la storia dell’origine della moka? Sai come usarla al meglio per estrarre il miglior caffè possibile?
Scopri tutto questo e molto altro, come: quale caffettiera scegliere o quale caffè acquistare?
Iniziamo dalla sua nascita!
La moka è una caffettiera ideata da Alfonso Bialetti nel 1933 a Crusinallo di Omegna, in Piemonte, e successivamente prodotta in più di 105 milioni di esemplari.
È un prodotto di disegno industriale italiano famoso in tutto il mondo, e presente nella collezione permanente della Triennale Design Museum di Milano e al MoMa di New York.
Il progetto ha subito negli anni solo lievi modifiche nella forma, rimanendo praticamente invariato nel tempo. La tipica forma ottagonale rappresenta uno degli elementi distintivi e di originalità del prodotto.
Ad oggi la Moka è riconosciuta in tutto il mondo come icona del Made in Italy.
Anche noi di Caffè Ernani abbiamo infatti prodotto la nostra personale Moka, un prodotto al 100% Made in Italy e studiata per estrarre solo il meglio del nostro caffè.
Esistono diverse leggende sulla nascita della caffettiera, ma quella più popolare racconta che Bialetti ebbe l’idea della moka intorno agli anni ‘20 del Novecento, guardando delle lavandaie fare il bucato in una vasca particolare, con al centro un tubo dal quale fuoriusciva acqua calda e sapone che si distribuiva sui panni. Questa procedura di bollitura e distribuzione dell’acqua è la base di tutto il progetto.
Si è poi diffusa a livello di massa solo negli anni ‘50, sai perché?
Divenne di massa grazie al boom economico ed al Carosello!
In questi anni si iniziò a diffondere la pubblicità e con una di queste divenne famoso l’omino con i baffi, l’icona della caffettiera Bialetti.
Il celebre personaggio non è altro che Renato Bialetti, il figlio di Alfonso, che nelle prime pubblicità recitava “Sembra semplice, ma non lo è, non basta il sentimento, ma ci vuole anche esperienza e cura ed una buona caffettiera!”
Ecco che subito presentava gli elementi essenziali per la moka perfetta: una buona caffettiera, cura ed esperienza, ai quali aggiungerei solo la selezione di un buon caffè.
La caffettiera è formata da 4 elementi in alluminio:
- Caldaia
- Valvola a molla tarata, per evitare aumenti eccessivi di pressione che potrebbero far esplodere la moka
- Filtro
- Serbatoio, ossia la vasca di raccoglimento
Ai quali si aggiunge una guarnizione in silicone alimentare sostituibile ed un manico in bachelite, con caratteristiche termoisolanti.
Infine il nome riprende il famoso porto di Mokha nello Yemen, una delle prime e più importanti zone di produzione e distribuzione di caffè fino al XIX secolo, in particolare della più pregiata qualità arabica.
Ora che sai come e dove è nata la moka, sei curioso di scoprire come prepararla a regola d’arte?
Tutti in realtà sappiamo usare la caffettiera, lo impariamo fin da piccolini: si versa l’acqua fino al livello della valvola, poi si riempie il filtro di caffè macinato, si mette sul fuoco e la pressione del vapore farà il resto!
Ma come lo farebbe un vero esperto?
Ci sono in realtà delle proporzioni ben precise da usare:
- 140g di caffè
- per 1lt di acqua
In questo caso ho a disposizione una moka da 3 tazze, verserò quindi 150g di acqua per 21g di macinato, con una dose di 7g a persona.
Attenzione!
Il caffè deve essere macinato ad un livello medio, né fine come per l’espresso, né largo come per un caffè filtro o per metodi ed infusione.
Ed ora il procedimento:
- Versa i 150g di acqua nella caldaia. Due piccoli suggerimenti: usa acqua di bottiglia e meglio se a temperatura ambiente o addirittura preriscaldata. Questo perché più l’acqua è calda, meno tempo la caffettiera dovrà rimanere sul fuoco per l’estrazione e quindi il macinato avrà un minor contatto con il calore, evitando di bruciarsi e rendere il caffè amaro;
- Inserire il filtro e riempirlo con il caffè macinato medio, senza fare la montagnetta e senza pressarlo, ma livellandolo;
- Chiudere bene la moka, avvitando il serbatoio;
- Accendere la fiamma e controllare che il diametro del fuoco sia inferiore al diametro della base della caffettiera;
- Quando il caffè estratto raggiunge la metà del raccoglitore, spegnere la fiamma e aspettare che l’estrazione si concluda da sé. Non si deve mai arrivare al gorgoglio, sintomo di sovra-estrazione, ossia stai scaldando troppo il tuo caffè e stai estraendo l’amaro, che poi troverai in tazza;
- Mescolare il caffè con un cucchiaino per amalgamare tutti i sapori e servire!
Altro piccolo suggerimento: versa 10ml, ossia un goccino, di acqua fredda da bottiglia nel serbatoio, per evitare che le prime gocce di caffè estratto tocchino le pareti calde del raccoglitore e si brucino, portando ulteriore amarezza in tazza.
L’ultimo passaggio è la manutenzione, da non sottovalutare mai!
È infatti importante sciacquare con acqua tiepida la moka dopo ogni utilizzo. Mi raccomando non usare il sapone!
Mentre una volta a settimana è bene fare un lavaggio più approfondito: smonta la moka, inclusa la guarnizione, e immergi tutte le sue parti in un contenitore con acqua calda e bicarbonato o aceto per una notte intera. Dopodiché rimuovi tutti i residui di sporco con una spugna non abrasiva e asciugala accuratamente.
Una volta l’anno dovrai anche cambiare la guarnizione. Quando diventa scura e secca, va assolutamente sostituita, sia perché non svolge più bene il suo compito, sia perché può iniziare a sgretolarsi e finire nel tuo caffè!
Si trova in tutti i supermercati.
Ovviamente tutto questo perde importanza se si usa uno strumento non adatto o se si acquista del caffè scadente. In questo caso tutti i discorsi sul porre attenzione a temperature e procedimento per non estrarre l’amaro e rendere il caffè aromatico, non valgono più.
Ecco perché noi di Caffè Ernani abbiamo selezionato una moka a doppio fondo con diffusore di calore ed un filtro studiato appositamente per estrarre solo il meglio. Il tutto racchiuso all’interno di una moka al 100% Made in Italy.
Per altri dubbi scrivici!